"Permettete loro di prendere la terra e quando la prendono, uccidono il contadino bianco e quando uccidono il contadino bianco, non succede loro nulla", ha detto Trump. Il presidente del Sudafrica ha da parte sua negato che il suo Paese stia confiscando terre ai contadini bianchi in base a una legge di gennaio volta a correggere le disuguaglianze storiche derivanti dall'ex regime di apartheid. "No, no, no", rispose. "Nessuno può prendere la terra." Ha inoltre sottolineato che la maggior parte delle vittime di reati, un tasso molto elevato in Sudafrica, sono di razza nera.
Da quando è tornato al potere a gennaio, Donald Trump ha fatto del Sudafrica uno dei suoi bersagli preferiti, denunciando la discriminazione razziale che colpisce la minoranza bianca discendente dai primi coloni europei.
Anche se i media cercano da sempre di minimizzare o nascondere le persecuzioni dei bianchi in Sudafrica, l'ostilità verso questa minoranza è facilmente documentabile. Uno dei canti più popolari dell’ANC (African Nation Congress), partito al governo, si intitola “Kill the boer” (“uccidi il boero”, inteso anche come uccidi il bianco), canzone che, come possiamo facilmente trovare su Internet, viene cantata in pubblico anche da massimi esponenti politici come il recentemente deposto presidente Zuma (link al video) o ancora lo stesso Mandela (clicca qui).
Il parlamento sudafricano ha inoltre approvato nel 2018 scorso una mozione del partito comunista sudafricano EFF (Economic Freedom Fighters) volto a espropriare i terreni appartenenti ai bianchi.