Torneo per il titolo, certo, ma anche battaglia per non retrocedere e spareggiare: al via solo San Gallo e Zurigo non hanno problemi. Le altre (Sion, Grasshopper, Yverdon e Winterthur) sono con l'acqua alla gola. Occhio, per chiudere, ai Leoni zurighesi: nelle ultime giornate hanno dimostrato di poter ribaltare il loro destino, secondo alcuni già segnato qualche mese fa. E intanto spazio alle nostre pagelle, che riguardano le prime 33 partite stagionali (la cosiddetta regular season).
BASILEA: i renani non vincono il titolo dal 2017. Sono trascorsi 8 anni, troppi e inaccettabili per il generoso ed appassionato pubblico rossoblù. Tutto lascia intendere, comunque, che il lungo digiuno terminerà a fine maggio. E il merito principale è certamente di Xherdan Shaqiri: il giocatore che per anni ha reso grandi servizi alla Nazionale rossocrociata, sta trascinando a suon di gol la sua squadra e, pure, coprendo le mancanze del tecnico Celestini, molto criticato dalla stampa e dagli stessi tifosi per non aver saputo dare un gioco al Basilea. I renani giocano male (eppure vincono). A fine stagione, titolo o non titolo, difficilmente resterà. VOTO: 5
SERVETTE: dopo aver conquistato la Coppa Svizzera dello scorso anno, a Ginevra è tornato l’entusiasmo. Il cambio di panchina (da Weiler a Häberli) è stato assorbito bene dalla squadra che ha però infilato un numero troppo alto di pareggi per restare attaccata alla vetta (10, per la precisione). Altalenante nelle prestazioni, ha comunque il potenziale per provare l'impresa e cioè vincere la prima partita del turno finale a Basilea e dimezzare lo scarto dai renani. VOTO: 4.5
YOUNG BOYS: inizio di stagione tribolato, cambio di guida tecnica e parecchi infortuni. Il bilancio dei campioni svizzeri sino a dicembre è stato negativo, al punto che ora sono a 8 punti di ritardo dal Basilea. Rimonta difficile, anche se mesi fa, quando aveva 12 punti di svantaggio rispetto al primo posto, la squadra bernese non ha mollato ed è stata in grado di recuperare qualcosa. VOTO: 4--
LUCERNA: Il coach Mario Frick è riuscito a qualificare fra le prime sei una compagine che ad inizio stagione non era molto accreditata fra gli addetti ai lavori. Invece il Lucerna, ringiovanito
nei ranghi, ha trovato quella continuità che sino a ieri gli era mancata, e grazie alle reti di Rrudhani e Klidje adesso punta dritto all'Europa. VOTO: 4.5
LUGANO: lo scorso 15 dicembre i bianconeri diventavano campioni d' inverno, dall’alto dei 31 punti conquistati. Squadra solida, compatta e concreta, il Lugano aveva sicuramente nelle corde la conquista del titolo (e anche della Coppa). Poi, però, qualcosa è cambiato e in primavera Steffen e soci si sono persi, collezionando soltanto 18 punti sui 45 a disposizione e finendo a gambe all’aria anche nella manifestazione ad eliminazione diretta (buttato fuori dal Bienne, squadra di Prima Promotion!). A livello tecnico-tattico c'è stata un’evidente involuzione, con una serie di rovesci che hanno messo in discussione tutto. Che il clima a Cornaredo, poi, non sia dei migliori lo si è capito con la lite, con tanto di spintoni, fra Steffen e Papadopoulos. Insomma: rien ne va plus. È dunque giunto il momento di rimettersi in riga e tornare a vincere: se il titolo e la Coppa sono andati, resta l’Europa. Quella va conquistata, anche e soprattutto per ragioni economiche. VOTO: 4
LOSANNA: ad un certo punto i vodesi hanno clamorosamente agganciato la vetta del torneo. A Natale erano fra i primi. Poi è subentrata una crisi di gioco e risultati che hanno cacciato il Losanna sotto la riga (guarda caso quando Sanches, suo miglior giocatore, era infortunato). Ma da marzo in poi Magnin e soci sono rinati, regalandosi all'ultima giornata la qualifica al torneo per il titolo. VOTO: 4
LE ALTRE: delusione massima per San Gallo e Zurigo (voto 3.5), che erano partite con ben altre ambizioni, soprattutto la squadra di Ricardo Moniz; il Sion, senza infamia e senza lode, si è tenuta sui livelli in fondo attesi, ora in Vallese va di moda il pragmatismo (voto: 4); il Grasshopper ha vivacchiato fra alti e bassi (voto: 3.5) mentre la cura Tramezzani e l’arrivo di Marchesano a gennaio non hanno rivitalizzato l’Yverdon (voto 3.5). E il Winterthur (voto di icoraggiameto 4)? Sembrava spacciato ma nel finale di regular season ha rialzato la testa. Per la salvezza, c’è anche lui. Per il suo meraviglioso pubblico, la meriterebbe.
RED.
LUGANO: lo scorso 15 dicembre i bianconeri diventavano campioni d' inverno, dall’alto dei 31 punti conquistati. Squadra solida, compatta e concreta, il Lugano aveva sicuramente nelle corde la conquista del titolo (e anche della Coppa). Poi, però, qualcosa è cambiato e in primavera Steffen e soci si sono persi, collezionando soltanto 18 punti sui 45 a disposizione e finendo a gambe all’aria anche nella manifestazione ad eliminazione diretta (buttato fuori dal Bienne, squadra di Prima Promotion!). A livello tecnico-tattico c'è stata un’evidente involuzione, con una serie di rovesci che hanno messo in discussione tutto. Che il clima a Cornaredo, poi, non sia dei migliori lo si è capito con la lite, con tanto di spintoni, fra Steffen e Papadopoulos. Insomma: rien ne va plus. È dunque giunto il momento di rimettersi in riga e tornare a vincere: se il titolo e la Coppa sono andati, resta l’Europa. Quella va conquistata, anche e soprattutto per ragioni economiche. VOTO: 4
LOSANNA: ad un certo punto i vodesi hanno clamorosamente agganciato la vetta del torneo. A Natale erano fra i primi. Poi è subentrata una crisi di gioco e risultati che hanno cacciato il Losanna sotto la riga (guarda caso quando Sanches, suo miglior giocatore, era infortunato). Ma da marzo in poi Magnin e soci sono rinati, regalandosi all'ultima giornata la qualifica al torneo per il titolo. VOTO: 4
LE ALTRE: delusione massima per San Gallo e Zurigo (voto 3.5), che erano partite con ben altre ambizioni, soprattutto la squadra di Ricardo Moniz; il Sion, senza infamia e senza lode, si è tenuta sui livelli in fondo attesi, ora in Vallese va di moda il pragmatismo (voto: 4); il Grasshopper ha vivacchiato fra alti e bassi (voto: 3.5) mentre la cura Tramezzani e l’arrivo di Marchesano a gennaio non hanno rivitalizzato l’Yverdon (voto 3.5). E il Winterthur (voto di icoraggiameto 4)? Sembrava spacciato ma nel finale di regular season ha rialzato la testa. Per la salvezza, c’è anche lui. Per il suo meraviglioso pubblico, la meriterebbe.
RED.