Lunedì la Corte suprema del cantone di Berna ha dichiarato colpevole dell'omicidio della figlia di otto anni una madre e l'ha condannata a 18 anni di carcere, una pena tuttavia meno severa di quella pronunciata in primo grado. Nel giugno 2024 il tribunale regionale di Berna-Mitteland ha infatti condannato questa donna di 33 anni all'ergastolo.
Davanti alla Corte Suprema l'imputata ha continuato a proclamarsi innocente. Ma i giudici bernesi non hanno ritenuto credibile questa affermazione. Il corpo della bambina era stato ritrovato nel 2022 in un bosco sul monte Köniz, a Niederwangen, alla periferia della città di Berna. Sua madre è stata condannata sulla base di una serie di prove, comprese tracce di DNA.
Il presidente della Corte ha dichiarato che erano state trovate numerose prove che incastravano l'imputata. Sulla scena del crimine è stata trovata una pietra, la cui forma corrispondeva alle ferite alla testa della vittima. Su questa pietra sono stati rinvenuti sangue e capelli della bambina.
Il tribunale supremo di Berna ha inoltre menzionato un testimone oculare, un bambino di 12 anni che ha detto di aver visto la madre e la figlia andare nella foresta dove è stata ritrovata la vittima. Per la Corte Suprema la sua testimonianza è stata ritenuta credibile e coerente.
Il rappresentante del Ministero pubblico aveva chiesto la conferma della sentenza pronunciata in primo grado mentre la difesa chiedeva l'assoluzione. Nella sua arringa, l'avvocato difensore ha criticato il fatto che la madre fosse stata subito sospettata senza che fossero verificate altre piste. Ma la Corte ha escluso l'intervento di terzi.