Svizzera, 06 dicembre 2024

Per il Tribunale federale i genitori di un minorenne non possono opporsi al suo cambio di sesso

I genitori di un 16enne che voleva cambiare sesso all'anagrafe sono obbligati di accettare la decisione del figlio. È questa la decisione del Tribunale federale (TF), che in una sentenza ha obbligato i genitori di un giovane 16enne di Ginevra a ridargli i suoi documenti di identità, sequestrati dopo che il figlio aveva annunciato loro la sua decisione di cambiare sesso.

L'avvocato della giovane aveva avviato un'azione legale per recuperare i suddetti documenti non appena il suo cliente avesse raggiunto l'età legale, cioè 16 anni, per apportare questo cambiamento. Il Codice civile prevede che “chiunque abbia l'intima e costante convinzione di non appartenere al sesso iscritto nel registro dello stato civile può dichiarare all'ufficiale dello stato civile di volere la modifica di tale iscrizione”.

Il consenso del rappresentante legale è necessario solo se la persona ha meno di 16 anni o se è sotto tutela. Sulla base di questo articolo il tribunale di Ginevra ha chiesto ai genitori di C. la restituzione della sua carta d'identità svizzera. La coppia ha presentato ricorso e si è rivolta al TF.



I genitori hanno contestato la qualifica di ufficiale di stato civile per pregiudicare la capacità di discernimento del minore. Come si legge nella sentenza, i ricorrenti hanno ritenuto che “tale compito dovrebbe spettare esclusivamente ad uno psichiatra specializzato ed esperto in questioni di genere, il quale dovrebbe effettuare un controllo efficace della capacità di discernimento del minore, tenendo conto concretamente della impatti positivi e negativi del cambiamento di stato civile previsto”.

Il loro avvocato, citato dalla stampa romanda, si è rammaricato che il TF abbia fatto "prevalere il principio di autodeterminazione sul principio di protezione, protezione che spetta tuttavia indiscutibilmente ai minori anche di 16 anni o più", sancito dalla Convenzione ONU relativa ai diritti di il bambino. E l'avvocato aggiunge: “Per i genitori è ovviamente insopportabile essere associati con riluttanza ad un processo di cambiamento di stato civile che considerano una minaccia diretta, portata dallo Stato, al futuro del loro figlio, per aprire implicitamente la via a trattamenti ormonali e chirurgici idonei a provocare danni definitivi e irrimediabili alla loro integrità corporea, sessuale e psicologica”.

Appellandosi al codice civile, il Tribunale federale ha quindi respinto il loro ricorso e li ha condannati a pagare le spese legali (3'000 franchi) e a restituire i documenti d'identità del figlio.

Guarda anche 

In due abusano di una tredicenne ubriaca, condannati ma non espulsi

Due uomini residenti nel Canton Argovia sono comparsi davanti al Tribunale supremo di Zurigo per atti sessuali commessi ai danni di una ragazza di 13 anni. Secondo l'...
06.06.2025
Svizzera

Va fino al Tribunale federale per contestare la multa e finisce per pagare sei volte tanto

Un automobilista vallesano è stato sorpreso a luglio 2021 a guidare senza occhiali, nonostante che sulla sua patente fosse scritto che necessitva di una correzione...
04.06.2025
Svizzera

Dice di essere palestinese e riesce così a evitare l'espulsione

Lui sostiene di essere palestinese. Per le autorità invece è un cittadino algerino. L'Algeria giura che non è uno dei suoi. Che fare quindi di qu...
30.05.2025
Svizzera

I giudici svizzeri si pronunciano su un omicidio fittizio, le sentenze vanno dalla condizionale a 15 anni di carcere

La legge dovrebbe essere uguale per tutti, eppure secondo quanto emerge da una ricerca universitaria, le sanzioni per lo stesso reato possono variare nettamente da un giu...
27.05.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto