Svizzera, 23 ottobre 2024

Il Consiglio federale propone la fine delle rendite vitalizie per vedove e vedovi

Fonte: Blick

Il Consiglio federale ha avanzato una proposta che mira a porre fine alle rendite vitalizie per vedove e vedovi, con l’obiettivo di adattare il sistema pensionistico alle esigenze attuali. In futuro, le rendite saranno garantite solo fino al compimento del 25° anno di età del figlio più giovane, una misura che non riguarderà però coloro che hanno già superato i 55 anni. Questa proposta segna un cambiamento significativo rispetto all'attuale sistema, che prevede il pagamento a vita delle rendite.
 

La decisione del Consiglio federale si basa su una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, che ha evidenziato una disparità di trattamento tra vedove e vedovi. Al momento, infatti, le vedove ricevono una pensione a vita, mentre per i vedovi la rendita è limitata al periodo fino al raggiungimento della maggiore età del figlio più giovane. Questo squilibrio ha spinto il governo a riformare il sistema, rendendo le regole uniformi per entrambi i sessi.
 

Sostegno fino a 25 anni

Con la nuova normativa, le vedove e i vedovi con figli a carico continueranno a ricevere la pensione fino a quando il figlio più giovane non compirà 25 anni. Questo termine può essere esteso in caso di figli con disabilità. Invece, per coloro che non hanno più figli a carico, è prevista una rendita transitoria di due anni, destinata sia alle coppie sposate che ai divorziati che ricevevano contributi alimentari dal defunto.

Protezione per i casi di precarietà

Per le persone sopra i 58 anni senza più figli a carico, che si trovano in situazioni economiche difficili, la previdenza complementare interverrà per garantire un sostegno. Chi ha meno di 55 anni e beneficia attualmente di una rendita, vedrà la pensione interrotta due anni dopo l'entrata in vigore della nuova legge, salvo che non abbia ancora figli a carico.
 

Tuttavia, il Consiglio federale ha stabilito delle eccezioni: le rendite per le vedove e i vedovi con più di 55 anni continueranno a essere erogate secondo il regime attuale. Inoltre, coloro che ricevono prestazioni complementari e hanno già superato i 50 anni non subiranno modifiche alle loro pensioni.
 

La previdenza professionale resta invariata

La riforma proposta non avrà effetti sulla previdenza professionale, che continuerà a garantire la rendita al coniuge superstite fino al suo decesso o a un eventuale nuovo matrimonio. In questo contesto, non vi è differenza di trattamento tra uomini e donne, e il sistema previdenziale professionale non sarà soggetto alle modifiche previste per l’AVS.
 

Risparmi per il futuro

L’obiettivo principale di questa riforma è garantire la sostenibilità finanziaria dell’AVS. Secondo le stime, entro il 2030 il progetto permetterà di ridurre le spese di circa 350 milioni di franchi. Anche la Confederazione beneficerà di questo risparmio, con una riduzione dei costi stimata a 70 milioni di franchi. Questi risparmi tengono conto delle proiezioni finanziarie aggiornate dell'AVS, in un’ottica di mantenere in equilibrio il sistema pensionistico svizzero.

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