Sport, 09 settembre 2024

Sinner illumina New York per un 2024 stellare

Il tennista italiano ha conquistato il suo secondo Slam della carriera, il secondo dell’anno e i suoi numeri e le sue statistiche lasciano a bocca aperta

NEW YORK (USA) – Ha lasciato due set in tutto il torneo. Ha giocato come fa il gatto col topo sia in semifinale, contro l’amico Draper, sia in finale, contro l’idolo di casa, Fritz, conquistando così gli US Open. Dopo aver superato nei quarti l’ostacolo Medvedev, al quale ha concesso un set perso 1-6, Jannik Sinner ha mostrato non solo di essere al momento il più forte tennista del circus dell’Atp ma anche di saper gestire mentalmente e tatticamente le sfide che va ad affrontare. L’esempio lampante lo si è avuto ieri sera, durante la finale degli US Open, quando ha trovato i break decisivi nel primo e nel secondo set quando ha deciso di alzare i ritmi dello scambio e la qualità del suo tennis ma anche e soprattutto nella terza frazione, quando, dopo aver subito il break, è riuscito a rimontare dal 3-5 fino al 7-5 rubando due volte di fila il servizio all’americano Fritz. 

 
 
Jannik Sinner ha così alzato al cielo il suo secondo Slam in carriera, il suo secondo Slam dell’anno, dopo aver trionfato a Melbourne a gennaio, confermando che in questo momento sul duro ha pochi rivali. Ma è tutto il 2024 che si sta rivelando magico per il tennista italiano, capace di imporsi anche a Rotterdam, a Miami, ad Halle e a Cincinnati, mettendo a referto 55 vittorie (di cui 23 negli Slam) e solo 5 sconfitte: l’unica vera pecca di quest’anno è stata la sua assenza a Parigi per le Olimpiadi a causa di una tonsillite.
 
 
Le statistiche dell’altoatesino sono, come dicevamo, impressionanti: a 23 anni è diventato il più giovane nell’era Open a vincere a Melbourne e a New York nello stesso anno. Prima di lui ci erano riusciti Wilander, Djokovic e Roger Federe. Nomi da far girare la testa. È diventato il primo dal 2017 a vincere gli US Open da testa di serie numero 1, come fece Rafael Nadal ed è diventato il 10° giocatore della storia nell’era Open a vincere 23 o più partite in un anno negli Slam: prima di lui ci erano riusciti Djokovic e Federer (6 volte), Nadal (5 volte), Murray (2016), Agassi (1999), Sampras (1993), Wilander (1988), Lendl (1987) e Rod Laver (1969). 23 o più vittorie: significa arrivare come minimo praticamente sempre ai quarti di finale…
 
 
Ultima statistica assolutamente incredibile riguarda il fatto che Sinner è diventato il terzo giocatore nell’era Open a vincere il suo primo e il suo secondo Slam in un solo anno, dopo Jimmy Connors nel 1974 e Guillermo Vilas nel 1977. Insomma, il libro dei record è stato aperto e Sinner – che ora nel mirino ha Pechino, Shanghai, Parigi-Bercy, forse la Davis, e soprattutto le Finals di Torino – ha tutto per poter scrivere pagine incredibili della storia del tennis.

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