Lunedì pomeriggio, sulla Place des Nations di Ginevra, una trentina di attivisti filo-palestinesi hanno interrotto un discorso del consigliere federale Ignazio Cassis ai membri del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Il capo della diplomazia svizzera nel suo discorso sottolineava l'importanza delle Convenzioni di Ginevra, che festeggiano il loro 75° anniversario, davanti ai membri del Consiglio di sicurezza in visita in Svizzera. Ma l'evento è stato disturbato da un sit-in di attivisti pro-Palestina.
"Cassis, vattene", si leggeva su uno striscione che criticava il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) per avere "le mani sporche di sangue". “Fermate il genocidio”, c'era scritto su un altro. Il consigliere federale non ha battuto ciglio e ha continuato il suo discorso senza interruzioni, nonostante i fischi e slogan ostili. Al termine, diversi attivisti si sono avvicinati, sempre a debita distanza, finchè un cordone di polizia ha impedito loro di avanzare. Dei controlli di identità si sono svolti nei pochi minuti in cui il consigliere federale è rimasto sulla Place des Nations. Mentre gli attivisti abbandonavano gradualmente il luogo, uno di loro in bicicletta è riuscito a sfidare il ministro, accusandolo di complicità in crimini in Medio Oriente. Il signor Cassis ha detto “grazie”, al che l’individuo ha risposto con “Non dico grazie, come palestinese”. Il consigliere federale si è poi recato a piedi al suo prossimo impegno nell'ambito di questo anniversario delle Convenzioni di Ginevra.