Un kosovaro che non ha ancora 23 anni e che è cresciuto in Svizzera sarà espulso dal Paese per cinque anni. Il Tribunale federale ha confermato così una decisione della giustizia zurighese.
Nell'agosto del 2020 il giovane aveva brutalmente aggredito un coetaneo serbo, causandogli ferite significative. Da allora il 23enne ha continuato a commettere reati, pure quando era sotto l'effetto di una pena sospesa.
La più alta corte svizzera conferma che si tratta di un caso di disagio personale. Tuttavia, l’interesse pubblico all’espulsione dal Paese supera quello del convenuto vista la la gravità del reato e la pericolosità del convenuto. Esiste inoltre un rischio rilevante di recidiva.
Un altro punto sottolineato dalla corte è che il giovane non è integrato economicamente. Nonostante la minaccia di espulsione dalla Svizzera, non ha mai avuto un lavoro stabile.