La notizia ha avuto l'effetto di una bomba all'interno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) a Berna: il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) guidato da Ignazio Cassis ha deciso di chiudere la sezione Sicurezza alimentare della DSC e di fonderla con un'altra sezione , riferisce il domenicale “SonntagsBlick”.
La direttrice della DSC, Patricia Danzi, è rimasta sorpresa dall'ordinanza del ministro degli Affari esteri alla luce del contesto attuale: la fame infatti aumenta in tutto il mondo e, a causa del cambiamento climatico, la sicurezza alimentare globale sta diventando sempre più difficile. incerto.
Inoltre, nel 2024 il Consiglio federale ha deciso di ridurre le spese per la sicurezza alimentare di due milioni di franchi rispetto all'anno scorso, portandole a 60,6 milioni, precisa un portavoce del DFAE. Di fronte a questa riorganizzazione, la DSC teme per la propria reputazione.
Alla DSC l'insoddisfazione nei confronti di Ignazio Cassis è immensa. "La sezione Sicurezza alimentare ha svolto un lavoro pionieristico a diversi livelli", si legge in una nota interna che SonntagsBlick ha potuto visionare. “La sezione ha stabilito partenariati innovativi con il settore privato. L’innovazione e l’esperienza sono state riconosciute a livello internazionale in tutto lo spettro politico”.
"Queste misure potrebbero ridurre la nostra visibilità e la nostra influenza a livello internazionale in un settore in cui la Svizzera offre un riconosciuto valore aggiunto", conclude la nota.