ZURIGO – Può una sconfitta essere accolta con una festa? Di solito no, ma in questo caso… possiamo fare uno strappo alla regola. Ebbene sì: ieri il Lugano è uscito sconfitto dal Letzigrund al cospetto dello Zurigo per 2-1 – i tigurini sono stati in grado di battere in bianconeri per 3 volte su 4 in stagione – ma la vittoria dell’YB a Ginevra ha regalato alla truppa di Croci-Torti il traguardo incredibile dei preliminari di Champions League. Un risultato storico, da festeggiare.
La partita sulle rive della Limmat ha confermato ancora una volta che i bianconeri soffrono in maniera incredibile lo Zurigo, tanto è vero che nel primo tempo i padroni di casa si sono fatti vedere a più riprese dalle parti di Saipi che, seppur non brillante sul colpo di testa di Kamberi, ha saputo rifarsi in diverse occasioni, evitando un passivo più pesante.
Ma l’estremo difensore bianconero nulla ha potuto a inizio ripresa sul guizzo di Okita che ha avuto il merito di chiudere a doppia mandata la sfida. A poco, se non all’estetica, è servita la rete messa a segno nel finale da Cimignani. E così, per poter brindare allo storico traguardo europeo c’era da sperare nell’YB che, alla fine, ha fatto il suo, vincendo in casa del Servette, laureandosi nuovamente campione svizzero – ma ormai era solo una questione matematica – e mantenendo 4 punti di distacco tra gli stessi granata e i bianconeri, che ora si sfideranno il prossimo weekend, nell’ultima giornata di campionato, per poi darsi appuntamento per il 2 giugno, a Berna, per l’altro grande obiettivo stagionale: la Coppa Svizzera.
L’attesa cresce e, probabilmente, il pensiero ha minato le convinzioni e l’attitudine di un Lugano che si può godere la sconfitta più dolce che ci sia.