Ciò che Swisscom sta facendo in Italia è paragonabile all'acquisto di Sunrise da parte di UPC in Svizzera, spiega Frick: "UPC aveva la rete in fibra ottica e via cavo, Sunrise aveva la comunicazione mobile, ora tutto viene offerto dallo stesso provider." Swisscom persegue un obiettivo simile con l'acquisizione di Vodafone e diventa ora il secondo operatore in Italia dopo TIM.
Poiché la maggioranza di Swisscom è di proprietà della Confederazione, in caso di emergenza anche i contribuenti svizzeri sono responsabili. Ma quanto è alto il rischio che l'avventura italiana vada male? “Molto più piccola rispetto a quando è stato acquistato Fastweb nel 2007”, spiega Frick. Swisscom ha già investito miliardi in Italia e conosce il mercato. Un impegno all'estero comporta sempre dei rischi, ma in questo caso sono piuttosto contenuti, secondo Frick.
A breve termine l'acquisto di Vodafone non cambierà quasi nulla per i clienti di Swisscom, afferma l'esperto di Comparis. Probabilmente i prezzi in Svizzera per il momento rimarranno gli stessi. Esiste però il rischio che ora Swisscom in Svizzera resti a guardare e non offra quasi più innovazioni. Ma è già così, la concorrenza sul mercato svizzero è semplicemente troppo piccola e Swisscom può stare tranquilla. “Ora l'attenzione è rivolta all'Italia; l'acquisto di Vodafone impegnerà il management di Swisscom nei prossimi anni”, spiega Frick.
Anche l'entrata in borsa di Sunrise non avrà grandi ripercussioni sul mercato della telefonia mobile in Svizzera. Non c'è una guerra dei prezzi come in Austria, anzi: sul mercato svizzero non succede molto, si è addormentato ed è fortemente guidato dalle promozioni. Le quote di mercato non si sono quasi mosse e nessuno osa competere con gli altri in termini di prezzo. Poiché tutti guadagnano bene, Swisscom, Sunrise e Salt sono contenti con la situazione attuale, spiega Frick.
