Allora, Piero: questo fenomeno sta facendo sfracelli.
Ricordo ancora le parole dell’ex boss del settore competizione della Rossignol, il ticinese Angelo Maina (già direttore sportivo del FC Lugano, ndr): circa 7/8 anni fa mi disse che Odi sarebbe diventato un campione. E infatti lo svizzero ora è lo sciatore più bravo al mondo, un talento immenso. I prossimi grandi appuntamenti han-no già un netto favorito…
Cosa lo distingue dagli altri?
È sempre in controllo e non perde mai la calma, anche nei momenti più difficili. Sabato scorso nel gigante di Palisades, nella seconda manche ha saputo raddrizzare una situazione che sembrava perduta e battere Kristoffersen. Inoltre: Odi scia in modo spensierato, leggero. E quando si gareggia in questo modo, significa che hai dalla tua una grande forza mentale.
In questo momento sembra imbattibile in gigante.
E guardi che il norvegese Kristoffersen è un grande sciatore! E ciò la dice lunga sulla forza del rossocrociato. Attualmente i suoi avversari corrono rassegnati, sanno che soltanto una caduta o un errore potrebbe togliere di mezzo Odermatt.
Il nidvaldese ha una caratteristica particolare.
È un ragazzo solare, che ride e dispensa sorrisi: è diventato popolare non solo per i suoi successi ma anche per la sua simpatia e la sua umanità. E poi riesce sempre a togliersi di dosso la pressione, anche quando è in difficoltà. E questo significa, appunto, essere un talento puro.
Ci si chiede: per quanti anni ancora può andare avanti?
Nello sci, perlomeno a questi livelli, non si possono fare previsioni. Anche i grandi campioni possono incappare in stagioni difficili o infortuni. O basta, molto semplicemente, che si spenga la...luce, che le motivazioni finiscano, fatto che succede spesso a chi vince molto. Gli consiglio di sfruttare al massimo questo momento e la sua ancora giovane età, e non fare come certi corridori che restano nel giro sino a 40 anni. Deve fare dello sci un passaggio della sua vita, un po' come fece il sottoscritto. Comunque: per qualche anno Odermatt ci farà divertire ancora…
A quale grande sciatore del passato assomiglia?
Sinceramente non saprei, anche perché lo sci è molto cambiato. Il materiale, le piste, il modo di sciare, l’approccio alle gare, il calendario… Il talento di Odermatt è difficilmente riscontrabile, tuttavia se proprio devo fare un nome, faccio quello di Pirmin Zurbriggen. A livello psicologico e della consapevolezza dei propri mezzi, Odi somiglia al suo connazionale. Poi, come detto prima, stiamo parlando di un altro mondo, di uno sci che è profondamente cambiato. È un po' come se paragonassimo Pelè a Baggio, una cosa delgenere…
Infine: i numeri dello svizzero sono pazzeschi. Altri record rischiano di saltare.
Non credo che a lui importi molto dei primati. Non ne sono sicuro ma credo che alla mattina, quando si alza, a lui interessi solo sciare nel miglior modo possibile. Sempre in allegria.
A.M.
A quale grande sciatore del passato assomiglia?
Sinceramente non saprei, anche perché lo sci è molto cambiato. Il materiale, le piste, il modo di sciare, l’approccio alle gare, il calendario… Il talento di Odermatt è difficilmente riscontrabile, tuttavia se proprio devo fare un nome, faccio quello di Pirmin Zurbriggen. A livello psicologico e della consapevolezza dei propri mezzi, Odi somiglia al suo connazionale. Poi, come detto prima, stiamo parlando di un altro mondo, di uno sci che è profondamente cambiato. È un po' come se paragonassimo Pelè a Baggio, una cosa delgenere…
Infine: i numeri dello svizzero sono pazzeschi. Altri record rischiano di saltare.
Non credo che a lui importi molto dei primati. Non ne sono sicuro ma credo che alla mattina, quando si alza, a lui interessi solo sciare nel miglior modo possibile. Sempre in allegria.
A.M.