Sport, 20 febbraio 2024

“Fischer per altri 2 anni? Scelta incomprensibile!”

Roberto Mazzetti torna sulla crisi della nostra massima nazionale

LUGANO - Undici sconfitte consecutive e un Mondiale deludente (del 2023) non sono bastati per cambiare la guida tecnica della Nazionale! Patrick Fischer resta sulla tolda di comando e francamente la scelta pare quanto meno discutibile. L ’ex giocatore e tecnico bianconero è ormai da tempo nel mirino della critica e anche Roberto Mazzetti, opinionista “maximo” nostrano, non gli ha certo risparmiato critiche.


“Deve andarsene, non è all’altezza. Faccio fatica a comprendere la sua riconferma per altri due anni”, ci ha detto senza troppi giri di parole. Ma partiamo ai recenti risultati. 



La Nazionale rossocrociata perde da 11 partite consecutive. In termini un po’ brutali: una vergogna.
Chiaramente non è il massimo dei risultati che ci si aspetta dalla rappresentativa di un paese in cui il disco su ghiaccio è uno degli sport più seguiti di tutta Europa. Gli stipendi dei giocatori e degli allenatori sono molto attrattivi e, dulcis in fundo, la Federazione pensa sempre e solo di proporre i migliori interpreti e le migliori soluzioni. Le motivazioni possono essere molteplici partendo dal livello del torneo stesso, che con l’esclusione della Russia, permette sì alla Svizzera d’affrontare le migliori compagini europee ma anche di rendersi pietosamente conto dei limiti dei nostri giocatori.


Quindi…
Non abbiamo un serbatoio così ampio da poter fronteggiare compagini che, pur presentandosi con la terza o quarta formazione, si permette di surclassarci. Noi non possiamo privarci dei migliori giocatori sia del nostro campionato che di quelli esteri. Chiaramente i club sono più preoccupati dell’esito del campionato che dalle sorti della Nazionale e un ferimento in questo periodo potrebbe avere delle conseguenze molto pesanti. Dunque arrivano delle convocazioni, concordate con le società, come quella per l’ultimo torneo. Ma chi decide d’essere l’allenatore della nazionale rossocrociata deve accettare malgrado suo anche questi compromessi. Duque nemmeno imprecazioni apotropaiche possono allontanare figure barbine come quelle fatte in questa stagione. E il bello, temo, deve ancora venire.


Sembra di essere tornati agli anni bui della nostra selezione, quando non batteva nemmeno il Giappone.
Sono anni difficili ma il livello internazionale s’è veramente alzato e le nuove leve stentano ad affermarsi come leader. Se pensa che i trascinatori sono ancora i vari Genoni, Josi e Niederreiter e se prendiamo in considerazione le preoccupazioni che quest’ultimo ha espresso pubblicamente chiaramente una qualche domanda bisogna pur porsela!


Vero che quella vista all’opera recentemente non sarà la stessa Nazionale dei prossimi Mondiali, tuttavia un minimo di orgoglio ci vorrebbe.
A parte l’orgoglio, purtroppo non c’è sufficiente qualità. I giovani che giocano stabilmente con compiti di responsabilità sono ormai rari nel nostro massimo torneo. E ai Mondiali bisogna vedere con quale formazione ci presenteremo, poiché il risultato finale dipenderà dai giocatori sul ghiaccio e non sicuramente dalle abilità tattiche dello staff tecnico.


Le convocazioni di Fischer sono parse campate in aria (eufemismo).
Esatto, ma i club vogliono per così dire “risparmiare” i migliori e far esperienza ai migliori dei peggiori, visto che nella propria società non hanno la possibilità d’avere dei ruoli di primo piano. Ciò significa gioco forza andare allo sbaraglio. Tutte le altre nazionali possono permettersi diverse selezioni senza sfigurare. La Svizzera purtroppo no.


Secondo quali criteri l’ex giocatore e coach bianconero ha convocato giocatori che la Nazionale dovrebbero solo sognarsela?
Direi le influenze esterne. La politica dei club e dei manager personali dei giocatori che un allenatore d’una nazionale deve subire è inimmaginabile. Ma se lo “sciamano” di Zugo accetta un ruolo di questo tipo, penso che abbia una qualche alchimia per gestire tutte le negatività e le frustrazioni che possa generare. Oppure è talmente arrogante che pensa di domare anche simili situazioni.


Secondo lei Fischer è l’allenatore giusto?
Secondo me Fischer non è mai stato l’allenatore giusto per la Nazionale; i pochi risultati ottenuti sono frutto dell’intraprendenza dei leader non delle sue abilità. Poca formazione, minima gavetta, scarsissima abilità tattica, limitata comunicazione con i giocatori e molto “nepotista” nella scelta dei suoi collaboratori: basta osservare la composizione del suo numeroso staff. La scelta degli assistenti ne è un esempio lampante (Christian Wohlwend è sparito nel nulla senza un minimo comunicato da parte della Federazione). Per questa stagione viene proposta un alternanza d’assistenti (magari verrà chiamato anche l’altro Luca, Gianinazzi ) con quale obbiettivo? Formare e migliorare gli stessi oppure per altri motivi ? Ai Mondiali chi sarà l’assistente? Tutte le altre selezioni nazionali, anche le più scarse e con meno disponibilità della nostra Federazione, hanno uno staff ben definito, sono molto più chiare. Come ho detto prima la scelta di allungargli il contratto è incomprensibile e aggiungo inaccettabile.


Insomma: tutto da rifare!
Mi lascia assai perplesso, pur rispettando la libertà d’ognuno e per il ruolo e l’immagine che l’allenatore d’una Nazionale dovrebbe dare, la sua attività extra hockeystica, con l’esaltazione dell’ Ayahuasca e i riti connessi. Il mondo dello sport è anche ed essenzialmente un mezzo educativo per la formazione d’una società sana. E questo non mi sembra un buon esempio.


Ai vertici della federazione però gode di ampia fiducia. Prova ne è che gli hanno rinnovato, appunto, il contratto sino al 2026.
Come si dice in gergo è tutto “pappa e ciccia”, con una stretta di mano e si va avanti e con un bel contratto. Complimenti a Patrick, che sa vendersi bene e che andrà avanti ancora per due anni. Vedremo, magari ci sono clausole rescissorie. Adesso, di fronte a questa riconferma, il nostro head coach ha soltanto un’opzione: arrivare il più lontano possibile ai prossimi Mondiali.


Queste sconfitte stanno portando un danno all’immagine della nostra massima rappresentativa e del nostro hockey in generale?
Non penso: dove c’è solidità finanziaria v’è anche rispetto. Ma alla fine la qualità del prodotto - gioco proposto darà la risposta più consona alla situazione. Chiaro che al ritorno dei russi ai tornei pre-Mondiali, finiremo in Purgatorio!


Qualcuno ha fatto il nome di Luca Cereda come futuro successore di Fischer. Che ne pensa?
Luca ha il curriculum per ambire a questa missione, è nelle sue corde, ha allenato le selezioni giovanili, s’è formato e continua ad aggiornarsi. Ma, visto come sta andando il suo Ambrì, lo lascerei con Paolo Duca tranquillamente in Valle. E poi non so come riuscirebbe a digerire tutti i compromessi che un ruolo del genere comporta. Ma a lungo termine potrebbe diventare uno dei papabili con maggior credenziali .

A.M.

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