SANREMO (Italia) – Ebbene sì, anche quest’anno, puntuale come sempre, la settimana del Festival di Sanremo è iniziata e le prime due serate hanno già decisamente lasciato il segno. Se durante la prima puntata, durata fino a notte inoltrata lasciando qualche malumore per questo, non c’erano state cose indimenticabili da segnalare, la seconda si è decisamente presa la scena e difficilmente verrà dimenticata. Vuoi per la presenza sul palco di Giorgia come co-conduttrice (martedì era toccato al vincitore dello scorso anno, Marco Mengoni, affiancare Amadeus, ma con risultati più scadenti rispetto alla sua collega), vuoi perché si sono esibiti solo 15 cantanti, facendo terminare la serata un po’ prima, vuoi per il ritorno sulle scene del maestro Allevi, dopo la sua dura malattia, oppure per l’arrivo sulle sponde del Tirreno di John Travolta.
Ma andiamo con ordine e partendo dal discorso “Giorgia”… beh non possiamo che alzarci in piedi e applaudire la 52enne romana che, oltre ad ammaliare il pubblico presente all’Ariston e quello a casa con un medley di alcuni suoi successi (facendo probabilmente arrossire alcuni dei cantanti in gara), se l’è decisamente cavata benissimo nel ruolo di co-conduttrice (“Coco”, come lo definisce Amadeus infinite volte), prendendosi il palco e dimostrando sia grande personalità sia, ancora una volta, di essere un vero “animale da palcoscenico”.
Un palcoscenico sul quale, dopo il lungo calvario della sua lotta contro un mieloma, è salito anche il Maestro Giovanni Allevi: il suo monologo, le sue parole, così come le sue note – tornando a suonare dopo due anni di stop a causa della malattia – hanno emozionato tutti, hanno riscosso applausi e qualche lacrima tra i presenti all’Ariston. Un Ariston che, forse, invece è rimasto un po’ sbigottito e attonito durante la presenza sul palco di John Travolta.
Il famoso attore americano – di chiare origini italiane – è stato l’ospite d’onore della serata, ma il 69enne statunitense ha parlato poco e ballato molto, forse troppo. Se un po’ tutti abbiamo apprezzato i suoi balletti con Amadeus sulle note dei suoi film più importanti (‘La febbre del sabato sera’, ‘Grease’ e ‘Pulp Fictiion), altrettanto non possiamo dire per quanto accaduto fuori dall’Ariston. Ebbene sì, il balletto sulle note de ‘Il Ballo del Qua Qua’, insieme a Fiorello e all’immancabile Amadeus ha lasciato un po’ tutti basiti… anche lo stesso Travolta che ha preferito non indossare un cappello a forma di papero, per poi lasciarsi andare a un siparietto decisamente non riuscito, anche se molto divertente.
Cos’altro dire della seconda serata del Festival? Beh certamente dovremmo, o per meglio dire potremmo, parlare delle canzoni in gara, ma a giudicarle ci penserà il pubblico da casa e le radio seguendo i propri gusti. I gusti appunto: c’è chi apprezzerà, specie i più giovani, le canzoni dei The Kolors, di Dargen D’Amico, di Geolier, di Emma o di Annalisa, perché più movimentate, rappate e ritmate, c’è chi invece resta attaccato alle tradizioni e preferirà le note delle canzoni di Loredana Berté, de Il Volo e del duo Renga-Nek. Come detto… sono e restano gusti.