LUGANO – Dimenticata l’eliminazione dalla Conference League, il Lugano ieri è tornato a “sbancare” Cornaredo, trovando quella vittoria interna in campionato che mancava addirittura dal 27 settembre, quando sulle rive del Ceresio cadde il Losanna. Questa volta ad alzare bandiera bianca è stato il Lucerna, anche se gli uomini di Mario Frick meritavano decisamente di più. A salvare la truppa di Croci-Torti, oltre alla rete di Belhadj a inizio ripresa, ci hanno pensato uno strepitoso Saipi e un salvataggio provvidenziale di Hajdari sui titoli di coda del match.
Ma il calcio, si sa, è anche questo. E il Lugano è stato bravo a interpretare una partita complicata sulla carta, affrontandola con un modulo decisamente offensivo per cercare di sorprendere un Lucerna capace di faville in casa ma di soffrire e di non trovare punti in trasferta. Ecco perché era fondamentale imporsi finalmente in casa e i bianconeri lo hanno fatto, soffrendo nel primo tempo e nel finale di partita, ma anche sprecando l’impossibile negli ultimi minuti, gettando alle ortiche una serie infinita di contropiedi.
Alla fine, come si dice, tutto è bene ciò che finisce bene e i 3 punti incamerati sono decisamente importanti, perché permettono al Lugano di salire a quota 22, a -2 dallo stesso Lucerna, con due partite in casa ancora da giocare prima della pausa, ma in ottica futura ci sarà bisogno di essere più freddi (non in senso metereologico, visto il gelo patito ieri a Cornaredo) in fase offensiva e più attenti in difesa: Saipi questa volta ci ha messo più di una toppa, ma certe occasioni, potrebbero far evaporare punti che a conti fatti rischiano di essere pesantissimi.