SAN GALLO – Bielorussia-Svizzera 0-5. Questo il risultato maturato lo scorso 25 marzo a Novi Sad. Questo il risultato che faceva sperare in un’ennesima passeggiata da parte della Nazionale nella giornata della 118a presenza di Xhaka in maglia rossocrociata e invece, nel match di ritorno valido per le qualificazioni ai prossimi Europei, a San Gallo è successo di tutto. Se Shaqiri aveva regalato il vantaggio alla formazione di Murat Yakin nel primo tempo, nella ripresa la Nati è crollata sotto i colpi di Ngome, Polyakov e Antilevski. Proprio l’1-3, arrivato all’84’, sembrava aver chiuso la partita e, contemporaneamente, aver aperto la crisi della Svizzera e invece… ancora una volta tutto è cambiato. Se contro la Romania e il Kosovo avevamo subìto due clamorose rimonte, questa volta sono stati Akanji e Amdouni (in 2’) a permetterci di mettere una pezza e a salvare capre e cavoli.
Il terzo pareggio nelle ultime quattro sfide, però, rischia di complicare la strada che porta verso la Germania. Sì perché ora la Romania ci ha superato in classifica, anche se i rumeni hanno disputato una partita in più, ma è altrettanto vero che ora dovremo tenere sott’occhio cosa farà Israele, quando potrà tornare in campo, contro il Kosovo. Tenendo conto che a novembre ci attendono le due trasferte proprio in Israele e in Romania, inframezzate dalla sfida casalinga – mai banale – contro il Kosovo.
Insomma, quella che a marzo sembrava una semplice formalità, ora è diventata un qualcosa da conquistarci, evitando però gli errori clamorosi di posizione di marcatura emersi sia contro i rumeni, sia in Kosovo che ieri contro la Bielorussia, quando Akanji, Schär e Rodriguez non ne hanno azzeccata una.