Svizzera, 21 settembre 2023

Per il Tribunale federale la SSR è stata tendenziosa

Per il Tribunale federale la SSR, e più precisamente l'emittente romanda RTS, si è macchiata di parzialità durante un servizio andato in onda nel novembre 2021 prima della seconda votazione sulla legge Covid-19. L'Alta Corte di Losanna ha respinto il suo ricorso contro una decisione dell'Autorità indipendente per l'esame dei reclami radiotelevisivi (AIEP), che aveva accolto un reclamo contro un servizio trasmesso nel programma “Mise au point” .

Due settimane prima del voto del 28 novembre 2021, “Mise au point” aveva trasmesso un servizio intitolato: “L’odio prima del voto sulla legge Covid”. Ha raccontato l'atmosfera deleteria della campagna e le minacce contro diverse personalità politiche che avevano preso posizione a favore della legge, del certificato o della vaccinazione. In seguito alla messa in onda del servizio era stata poi presentata una denuncia all'AIEP per la parzialità di questa trasmissione. L’AIEP concorda con il denunciante, ritenendo, tra l’altro: “Dando la parola praticamente solo ai sostenitori delle misure legate al coronavirus, cita il TF, il rapporto avrebbe trasmesso un’impressione unilaterale di coloro che sarebbero responsabili della deterioramento del clima politico.



La SSR aveva quindi presentato ricorso contro la decisione dell'AIEP e il Tribunale Federale si è pronunciato sul caso questo mercoledì 20 settembre 2023, confermando la decisione dell'autorità indipendente. Il TF osserva nella premessa: “Il principio della pluralità delle opinioni ai sensi dell'articolo 4 della legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) tende ad evitare che l'opinione pubblica venga influenzata in modo parziale e unilaterale. Durante le votazioni, questo principio deve evitare che la formazione delle opinioni degli elettori venga influenzata unilateralmente e che il risultato delle votazioni venga così falsato”.

Il TF ritiene che questa trasmissione sia stata troppo tendenziosa poco prima del voto: “Il servizio non dà quasi voce agli oppositori della legge Covid e dà troppo l’impressione che detti oppositori siano per lo più rozzi e violenti. Non si rileva sufficientemente il fatto che gli oppositori della legge Covid non si riducono affatto a teorici della cospirazione e a persone inclini alla violenza”. In conclusione: “Il principio della pluralità delle opinioni non è stato quindi rispettato a causa di una presentazione non sufficientemente equilibrata dei fatti, immediatamente prima delle votazioni. La decisione dell’AIEP sembra essere conforme alla legge federale”.

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