Da diversi giorni diverse regioni della Svizzera sono colpite da un maltempo eccezionale. In 48 ore a Biasca sono caduti 368 mm di pioggia. "Una combinazione eccezionale che qui si verifica più raramente che ogni 100 anni", spiega MeteoSvizzera. La situazione ha causato limitazioni all'acqua potabile in diversi comuni del Bellinzonese e del Locarnese. Nella giornata di martedì sono previste ulteriori precipitazioni a sud delle Alpi, ma dovrebbero essere meno consistenti rispetto ai giorni precedenti.
Anche nel resto della Svizzera la situazione è difficile. Lunedì il Reno ha cominciato a straripare in più punti e le rive sono già parzialmente allagate, soprattutto a Diepoldsau (SG) al confine con l'Austria. Un po' più a nord, ad Au-Lustenau, le immagini mostrano che il fiume è già in gran parte emerso dal suo letto. Alertswiss ha emesso un avviso di pericolo nel Canton San Gallo per le zone vicine al Reno.
L'accesso alle rive è vietato. Finora non sono stati segnalati danni rilevanti. Il picco dell'alluvione è previsto lunedì sera alle 20.00. Verso mezzogiorno il fiume presso Diepoldsau ha raggiunto una portata di 1957 metri cubi al secondo. Secondo l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM), nel settore il livello di pericolo è 3 su 5.
La situazione è preoccupante anche nella parte orientale dei Grigioni, dove anche il fiume Inn ha straripato, sommergendo parzialmente un campeggio a Scuol. Attualmente è in corso un'allerta di livello 4 su 5. Dovrebbe essere mantenuto fino a martedì. Anche nel canton Turgovia i servizi di soccorso sono in allerta, con il fiume Thur che rischia di straripare.