RIGA (Lettonia) – Svizzera-Slovenia 7-0. Svizzera-Norvegia 3-0, Svizzera-Kazakistan 5-0. Fin qui il Mondiale di hockey è stata una passeggiata per la Nazionale allenata da Patrick Fischer che, contro le squadre più deboli del suo girone, ha gigioneggiato, ha dominato, ha sofferto in alcuni momenti, ma ha dato sfogo e messo in luce tutte le sue qualità. Tutto bello, tutto perfetto, tenendo conto che devono ancora scendere in pista per la prima volta giocatori come Hischier o Siegenthaler appena arrivati dalla NHL, ma… ebbene sì, c’è un “ma”, il vero torneo per i rossocrociati inizia oggi, quando sfideranno la Slovacchia.
Slovacchi, canadesi e cechi potranno farci capire davvero se questa squadra, capace di non subire reti per 180’, eguagliando un record che si perdeva nella notte dei tempi, ha tutte le carte in regola per puntare dritta dritta a una medaglia… o, per meglio dire, alla medaglia più preziosa, quella d’oro, vero obiettivo della truppa di Fischer.
Certo, la Slovacchia non potrà contare su alcuni di quei giocatori che alle scorse Olimpiadi la portarono sul terzo gradino del podio, primo fra tutti quel Slafkovsky 1a scelta assoluta allo scorso draft NHL, così come tutti coloro che militano in KHL, ma resta in ogni caso un osso duro. Canada e Cechia, invece, si presentano da sole…
In ogni caso, il vero obiettivo della Svizzera resta quello di arrivare in fondo alla manifestazione, evitando ciò che avvenne 12 mesi fa in Finlandia, quando la Nazionale vinse tutte e 7 le partite del girone (superando anche il Canada per 6-3!), per poi cadere davanti al primo ostacolo da dentro o fuori, per mano degli USA che ci eliminarono ai quarti di finale.
Il primo obiettivo, chiaramente, è quello di superare il girone, di evitare possibilmente nei quarti gli stessi americani, la Svezia o la Finlandia, ma è palese – e le parole di Fiala appena atterrato a Riga sono stati eloquenti – che mai come questa volta, la Svizzera punti al colpo grosso.