"La guerra contro l'Ucraina ha portato in Svizzera cambiamenti nel contesto politico e di sicurezza che non si vedevano da trent'anni", si legge in un rapporto del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) sullo stato delle minacce alla Svizzera.
Il documento fornisce una panoramica della situazione geopolitica e dello stato delle varie minacce a cui deve fare fronte la Svizzera. Fra queste vi è il terrorismo di stampo islamico. "La minaccia terroristica in Svizzera rimane elevata" ritiene il SIC, anche se "lo Stato Islamico e Al Qaeda sembrano attualmente avere una scarsa capacità di pianificare o realizzare attacchi in Europa da soli".
Il SIC osserva che il numero di attacchi è ampiamente diminuito. D'altra parte, "il numero di interventi di polizia rimane elevato", il che significa che le forze di polizia sono state in grado di prevenire gli attacchi. Tuttavia, la Svizzera non è un "obiettivo prioritario" e si temono soprattutto gli atti isolati. Secondo l'intelligence svizzera, è probabile che in Svizzera arrivino persone "di ritorno dalla jihad", in particolare attraverso le nuove rotte migratorie, comprese quelle provenienti dall'Ucraina. "Tuttavia, il conflitto in Ucraina non ha finora portato a un aumento diretto della minaccia terroristica in Svizzera", ha dichiarato il SIC.