Giovedì il Tribunale regionale di Berna-Mittelland ha condannato un uomo di 23 anni a 16 anni di carcere per omicidio. L'imputato, che aveva ucciso la sua ex fidanzata ventenne a Ostermundigen, vicino a Berna, nell'agosto 2021, ha ascoltato il verdetto senza battere ciglio.
Il presidente del tribunale ha dichiarato durante la sentenza che il comportamento dell'assassino durante il processo aveva lasciato la corte sbalordita. Il giovane è rimasto perfettamente calmo e non ha praticamente aperto bocca durante tutto il processo, dicendo solo alla fine che gli mancava la vittima.
Come riporta il Blick, l'aggressore, dopo una violenta discussione, ha ucciso la vittima colpendola alla testa, strangolandola e persino annegandola, tutto apparentemente per un motivo banale: un computer portatile del valore di 830 franchi. L'imputato sosteneva di aver bisogno di un portatile MacBook per la sua attività professionale e aveva chiesto alla ex fidanzata di comprarglielo. Quest'ultima però non aveva assecondato la sua richiesta.
I due avevano avuto una breve relazione di pochi mesi, alcuni anni prima dell'omicidio. L'uomo aveva fatto visita alla vittima una sera dell'agosto 2021 nella sua casa di Ostermundigen. I due hanno avuto una relazione sessuale prima di commettere l'omicidio il giorno successivo. Il corpo della vittima fu trovato nudo sul fondo di una vasca da bagno.
Oltre all'omicidio, l'uomo è stato condannato per furto e uso fraudolento di un sistema di elaborazione dati. Dovrà anche pagare un risarcimento.
Il verdetto è stato leggermente inferiore alla tesi dell'accusa. La difesa aveva chiesto l'assoluzione perché il colpevole si sarebbe trovato "nel posto sbagliato al momento sbagliato".
L'imputato ha dichiarato agli inquirenti di essersi assentato da casa della vittima per tre quarti d'ora nel periodo in questione. Secondo l'avvocato, una terza persona avrebbe potuto benissimo entrare nell'edificio durante questo lasso di tempo e commettere l'atto.