PARIGI (Francia) – Jean Todt, dopo le esperienze vissute in Peugeot, in Ferrari e con la FIA, ora si dedica alla sicurezza stradale da inviato speciale delle Nazioni Unite, per combattere “la pandemia silenziosa sulle strade”, come ha detto proprio l’ex uomo del Cavallino Rampante.
Intervistato a pochi giorni di distanza dalla conquista dell’Oscar da parte di Michelle Yeoh, la sua compagna, come miglior attrice protagonista nel film ‘Everything Everywhere All at Once’, Jean Todt ha nuovamente parlato del suo amico Michael Schumacher, di cui ormai non si hanno più notizie concrete da molto tempo in merito alle sue condizioni di salute.
“Lasciamolo tranquillo, rispettiamo la volontà di privacy di Corinna e dei figli, sappiamo che quell’incidente ha avuto delle conseguenze. Chi dice che sa qualcosa, non sa niente. Vado sempre a trovarlo, lui e la sua famiglia sono la mia famiglia”.
Parole che, purtroppo, non sono di conforto e non fanno chiarezza sulle vere condizioni di salute del 7 volte campione del mondo di F1.