LUGANO – Il primo passo, quello importante, quello che pesa e che può cambiare il verso di una stagione è stato fatto martedì sera: andare a vincere alla BCF Arena non era facile e scontato (visti anche i precedenti stagionali contro i burgundi), ma il Lugano con una prova condita da opportunismo, carattere e grinta è riuscito nell’impresa imponendosi per 2-1 in gara-1 dei pre playoff. Va da sé che, all’interno di una serie best-of-3, questa sera tra le mura amiche i ragazzi di Gianinazzi hanno a disposizione il primo, vero e unico match point per chiudere la contesa e volare ai playoff dove ad attenderli ci sarebbe il Ginevra dell’ex Bertaggia.
12 mesi fa il cammino fu lo stesso: vittoria di carattere e sorprendente nella tana proprio delle Aquile, per poi imporsi all’overtime in casa in gara-2. Certo, poi i playoff andarono come andarono, ma in questo momento è meglio fare un passo alla volta, guardando avanti partita dopo partita, pensando a quello che potrà essere soltanto dopo aver compiuto il prossimo passo, quello più importante. Perché il vero match-point il Lugano se lo giocherà stasera davanti al proprio pubblico, sotto le volte della Cornèr Arena, non potendo contare su Arcobello e Connelly, ma potendo fare affidamento su un Koskinen che sembra rinato, su un carattere di squadra cresciuto notevolmente, sulla voglia di sacrificarsi da parte di tutti che sembra risbocciata, su un collettivo che non vuole arrendersi e sulle bocche da fuoco, Granlund e Bennett, che sembrano in grande forma.
Già, il vero match point sarà quello di questa sera sulle rive del Ceresio, perché tornare nuovamente sulle sponde della Sarine potrebbe risultare davvero complicato, anche solo per quanto riguarda l’aspetto mentale. Il Friborgo in questo momento è ferito, sicuramente arrabbiato e col sangue agli occhi, si trova all’ultima spiaggia e sicuramente proverà il tutto e per tutto per non andare in vacanza già il 9 marzo, ma è questo il vero momento per “completare l’opera” e infliggere l’ultima stoccata, l’ultimo colpo, quello decisivo al complesso di Dubé: rianimarlo, dargli la possibilità di rimettersi in piedi e dover tornare nella sua tana, potrebbe essere un errore che costerà parecchio.
Ci vorranno testa, carattere, coraggio, sangue freddo e furbizia. Tutte doti che il Lugano ha mostrato in gara-1. Unico dettaglio: bisognerà evitare le classiche penalità inutili, come quella di Müller martedì sera, perché contro il miglior powerplay della Lega, il conto da pagare potrebbe essere salatissimo.