Un cittadino siriano, in Svizzera da quando aveva 8 anni, sarà espulso verso il suo paese una volta scontata la pena. Condannato alla fine di febbraio dal tribunale del canton Berna per aggressione, il giovane era inoltre accusato di guida pericolosa. Nel dicembre 2019, accompagnato da quattro complici, aveva violentemente aggredito un uomo a Tavannes (BE). Dopo aver forzato la porta del suo appartamento, gli aggressori avevano picchiato e minacciato di torturare la loro vittima per fargli rivelare dove nascondeva la cannabis. Il giovane è stato condannato a 38 mesi di reclusione per l'aggressione e ad altri 8 mesi per l'infrazione alla circolazione.
Secondo il tribunale l'individuo rappresenta "una minaccia per la sicurezza pubblica", riporta il "Journal du Jura". Inoltre, il suo profilo non lo esporrebbe "a un rischio di trattamento inumano" in Siria. Quando avrà scontato la sua pena, tra meno di due anni, l'uomo sarà rimandato nel suo paese d'origine.