LUGANO - Arrivato quasi in sordina alla corte di coach Gianinazzi, il ceko Lukas Klok si sta rivelando una pedina fondamentale nella rincorsa del Lugano ai preplayoff. Dopo aver segnato una doppietta allo Zugo venerdì sera, il solido e intelligente difensore ieri ha suonato la carica alla squadra bianconera quando il Kloten era passato in vantaggio ad inizio ripresa con Ruotsalainen, figlio di quel terribile folletto che negli anni Ottanta aveva fatto impazzire le difese di mezza Svizzera. Con un’azione spettacolare, Klok è andato a battere Zurkirchen ed ha come liberato i suoi compagni dal “complesso” Kloten che durava da inizio campionato (tre partite, tre vittorie degli aviatori): 1-1 e bianconeri in rampa di lancio. Ma il ceko ha fatto di meglio: sul 3-2 per i locali, quando cioè gli ospiti avevano messo nuovamente il naso alla finestra, ha siglato la sua quarta rete in 24 ore e suggellato una serata che rischiava di essere complicata ma che alla fine ha premiato la miglior squadra in pista.
Sì, perché il Lugano, dopo un primo tempo difficile, ha preso in mano la partita e dopo essere andato sotto (gol di Ruotsalainen appunto) ha ribaltato gli avversari con un gioco concreto e a tratti anche bello da vedere. E, aggiungiamo, senza gravi errori individuali. Come a Zugo, del resto. E così in un solo colpo colpo il Lugano sale al nono posto, scavalcando il Kloten e agganciando lo Zugo. E ora sotto con la pausa prima del rush finale.