In un comunicato stampa la Lega dei Ticinesi di Lugano si dice contraria all’idea, avanzata dalla municipale socialista Zanini Barzaghi, di un ritorno degli autogestiti all’ex macello.”Queste esternazioni non fanno altro che gettare benzina sul fuoco” scrivono i leghisti luganesi, che ipotizzano che la proposta di Barzaghi sia una “sparata” in vista delle elezioni di aprile dove la municipale di Lugano sarà candidata per il Gran Consiglio.
La Lega ricorda che, finora, “nessuno si è fatto vivo per un dialogo, malgrado l’invito del Municipio, il che conferma che a Lugano si vuole l'anarchia. In secondo luogo è proprio la municipale Zanini Barzaghi che doveva occuparsi d'identificare una possibile location”. La zona dell'ex macello, aggiungono, “non è adatta per le sue caratteristiche residenziali e gli oltre 300 reclami all'anno lo confermano. Probabilmente la municipale farebbe meglio a far bene il suo compito, ed essere più rispettosa verso quei cittadini che per anni hanno subito la vicinanza degli autogestiti e non trovare spunti per la sua campagna elettorale cercando visibilità” si legge nel comunicato stampa.
I leghisti luganesi invitano “a remare tutti dalla stessa parte, vi sono delle decisioni che possono seguire le ideologie dei partiti, altre assolutamente no. Ricordiamo che tra gli scopi della politica ci sono anche quelli di garantire benessere al cittadino, alla sua sicurezza, la qualità di vita della città in cui esso vive”.
E, per concludere, si chiedono “perché la municipale rema contro i suoi colleghi di municipio. Lugano non deve rimanere in scacco di un gruppo di una dozzina di figli di papà nullafacenti che diventano un problema di ordine pubblico (danneggiamenti, violenza verso giornalisti e forze dell’ordine, occupazioni abusive e vari altri reati) a causa della sinistra che li incoraggia e li sostiene”.