Un cittadino kosovaro di 28 anni è stato condannato martedì dal Tribunale distrettuale di Bucheggberg-Wasseramt (SO) a dieci anni e sei mesi di carcere e a pagare una multa di 2'700 franchi svizzeri, oltre a un risarcimento per danni morali di 50'000 franchi svizzeri. L'uomo era accusato di tratta di esseri umani, coercizione sessuale, tentativo di interruzione di gravidanza punibile, lesioni personali semplici e coercizione. Una volta scontata la pena, il 28enne sarà espulso dalla Svizzera per 10 anni.
Come riferisce la la "Solothurner Zeitung", i fatti risalgono all'estate del 2016. L'accusato ha conosciuto la sua vittima, allora sedicenne, online. Mentre la ragazza stava attraversando una crisi esistenziale, l'imputato l'ha resa emotivamente dipendente da lui e ha iniziato una relazione con lei. Tuttavia, ben presto la spinse a prostituirsi. Nello stesso anno, la vittima ha tentato il suicidio.
Oltre alla prostituzione, l'uomo ha costretto la ragazza a produrre contenuti pornografici. Solo nel 2018 - anno in cui ha ricevuto un'eredità dalla madre morta due anni prima - la ragazza è riuscita a liberarsi dal suo protettore, che nel frattempo aveva cercato di spingere altre due giovani donne della regione a prostituirsi, ma senza successo.