Secondo il Consiglio di Stato ticinese le proposte di Berna inerenti lo sviluppo della rete ferroviaria in Ticino sono poco coraggiose e non soddisfano le reali aspettative.
Il Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, durante una conferenza stampa che si è tenuta negli scorsi giorni a Bellinzona, ha espresso gli auspici del cantone Ticino in merito alle proposte di sviluppo della ferrovia in Ticino.
“Tendenzialmente condividiamo le visioni della Confederazione riguardo gli sviluppi futuri della ferrovia – ha affermato Claudio Zali – però abbiamo voluto sottolineare in modo inequivocabile quali sono le richieste del Cantone”. Ricordiamo che a giugno, lanciando il progetto 'Ferrovia 2050', la Confederazione ha deciso di rafforzare il trasporto ferroviario, elaborando una strategia per migliorare le brevi e medie distanze. Secondo questo programma, in Ticino verranno finanziati ad esempio il terzo binario tra Bellinzona e Giubiasco, alcuni interventi sulla linea delle Centovalli, la rete tram-treno del Luganese e le fermate TILO supplementari.
Investimenti necessari
Il Presidente del Consiglio di Stato ha poi affermato che: “Condividiamo la strategia di puntare su una forte crescita della domanda, ma l’impostazione volta a limitare gli investimenti nella rete è incoerente con questo obiettivo. Per garantire un trasporto ferroviario di qualità ci sono almeno tre opere principali che sono necessarie nel nostro Cantone: la Circonvallazione di Bellinzona (1,6 miliardi di franchi), la Gronda Ovest (da Cadenazzo a Luino, 4,5 miliardi di franchi) e il completamento di Alptransit Sud (Lugano-Chiasso, 7,1 miliardi di franchi). Queste tre opere infrastrutturali non devono essere messe in concorrenza fra di loro e le rivendichiamo tutte. Per fare questo bisogna essere coerenti: chiediamo alla Confederazione di avere più coraggio nella politica d'investimenti. La somma che riteniamo adeguata è di 100 miliardi di franchi a livello di Confederazione; una cifra che non deve spaventare: sono investimenti che si protrarranno per decenni ”.
Qualità e presenza
Zali ha poi precisato, concludendo il suo intervento, che i treni dovranno avere “una cadenza di almeno ogni 15 minuti negli orari di punta. È un obiettivo importante per favorire ulteriormente la ferrovia nella sua difficile competizione con il traffico. L’infrastruttura esistente è sovraccarica e non tiene il passo con la crescente domanda di mobilità”.
Dal MDD