LISBONA (Portogallo) - L’inizio è stato quanto meno deludente ma parlare di storture o di bruttezze calcistiche, è decisamente fuori luogo. I soliti drammaticoni, coloro che si esaltano quando le cose vanno bene e si deprimono quanto la situazione è precaria, hanno calcato la penna: non è la nostra Svizzera, o si cambia o si rischia di finire gambe all’aria. Tanti drammi, tante sciagure sono state annunciate hanno in un recente passato. La storia ci dice che è andata diversamente. E allora calma e gesso: i rossocrociati meritano fiducia e rispetto, al netto di una sconfitta in Cechia contro una squadra più motivata di noi.
Calma e gesso, anche perché oggi (stasera ore 20.45) ci attende il temibile Portogallo, che all’esordio della Nations League ha pareggiato in Spagna dopo aver condotto le danze. Non c’era Cristiano Ronaldo, tenuto a riposo, ma che probabilmente contro i nostri sarà della partita. Non è più lo stesso ma fa sempre paura. Vedremo. Va da sé che la sfida di Lisbona ci