Ticino, 02 maggio 2022

Giardinaggio silenzioso? Si può fare!

La primavera, si sa, è anche tempo di giardinaggio: tosaerba e tagliabordi, tagliasiepi, trituratori e motoseghe facilitano i lavori in giardino ma generano anche molto rumore. In questo senso, la Giornata contro il rumore di mercoledì scorso, 27 aprile – promossa dal Cercle Bruit (associazione dei responsabili cantonali per la prevenzione del rumore), dalla Società Svizzera di Acustica, dalla Lega svizzera contro il rumore e dall'associazione Medici per l'ambiente – aveva quale scopo principale quello di sensibilizzare la popolazione proprio sul tema del rumore prodotto durante i lavori di manutenzione del giardino. Obiettivo: mostrare come queste emissioni acustiche possano essere sensibilmente ridotte adeguando il proprio agire o con precauzioni efficaci. Una ricorrenza, questa, in occasione della quale il Dipartimento del territorio ha fornito alcuni utili consigli.

Tagliare il prato con minor frequenza

Per molti, il giardino o il balcone sono luoghi di pace e relax; spesso però, quando ci si sta finalmente per rilassare, un tosaerba inizia a crepitare nelle vicinanze. E non appena il prato è stato tagliato, un soffiatore entra in azione a tre giardini di distanza. Nelle belle giornate, questo sottofondo acustico – con un livello di potenza sonora intorno ai 110 decibel – che corrisponde all’incirca al rumore di un martello pneumatico - può proseguire per ore e ore. Indubbiamente, il prato deve essere tagliato, la siepe potata, le foglie devono essere rimosse dai sentieri e dalle piazze; tutto ciò, però, potrebbe essere svolto più silenziosamente. Come? Privilegiando il giardinaggio manuale e tagliando meno il prato, o solo parzialmente. Le cimature delle siepi e i rami possono essere compostati senza essere tritati, ci vuole solo un po' più di tempo. Così facendo si promuove anche la biodiversità, in quanto numerosi animali non solo non vengono feriti o uccisi dai dispositivi meccanici – siano essi tosaerba o soffiatori – ma al contrario, trovano un naturale rifugio proprio in giardini più spontanei. Quando invece è necessario utilizzare un dispositivo motorizzato, lo stesso andrebbe usato con parsimonia rispettando le ore di tranquillità definite dal proprio Comune e, laddove possibile, coordinando i lavori rumorosi con il vicinato.

Una valida alternativa

Un’altra valida alternativa è evitare il più possibile attrezzi

da giardino con motore a benzina – in quanto corresponsabili anche dell’emissione di pericolosi gas di scarico – favorendo i motori elettrici. Il settore dell’accumulazione ha fatto passi da gigante e oggi è possibile integrare nella cura del verde degli apparecchi efficaci ma molto più silenziosi e nel contempo rispettosi dell’ambiente, senza carburanti pericolosi da gestire e senza emissioni tossiche.

2030, il progetto del DT

Da qualche anno il Dipartimento del territorio si sta dotando di attrezzatura con motore elettrico ed è pure stato avviato un progetto pilota con l’obiettivo di testare una serie di utensili completamente a batteria – motoseghe, decespugliatori, soffiatori – da proporre, a rotazione, ai diversi servizi attivi sul territorio, tra cui quello della manutenzione delle strade, nonché di valutare come questi strumenti possano essere utilizzati per garantire le prestazioni necessarie riducendo, al contempo, i disagi (salute, sicurezza e rumore) per i collaboratori e per la popolazione.

Pavimentazione fonoassorbente

In Ticino la lotta al rumore è caratterizzata in larga parte dagli investimenti nella pavimentazione fonoassorbente e nell’isolamento acustico degli edifici: un primo credito in questo senso – 50 milioni di franchi – era stato approvato dal Gran Consiglio nel 2019. Obiettivo: la messa in atto di vari progetti di risanamento fonico delle strade cantonali della Fase prioritaria in tutto il Canton Ticino. L'importo è servito a intervenire su una parte dei quasi 190 chilometri di strada cantonale individuati, in particolar modo attraverso la posa, appunto, di uno speciale asfalto fonoassorbente capace di ridurre il rumore del traffico di circa tre decibel, a beneficio sia della popolazione residente, sia degli automobilisti in termini di maggior comfort di guida. Ma non è tutto qui: martedì scorso la Commissione parlamentare della Gestione ha dato luce verde a un secondo credito d’investimento di 50 milioni di franchi che non solo consente di proteggere da rumori eccessivi buona parte della popolazione, ma anche di preservare ampie zone pregiate del nostro territorio a vocazione turistica. Quest’importo è destinato a finanziare, in particolare, la posa di pavimentazioni fonoassorbenti e parte dei lavori necessari alla realizzazione dei provvedimenti di isolamento acustico su 391 edifici. Il voto in Gran Consiglio è atteso a breve.

MDD


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