Si chiamano Mahmoud Ibrahim (18 anni) e Abdallah Bougedra (21 anni) e sono i primi arrestati per le violenze di gruppo avvenute a Capodanno in Piazza Duomo a Milano. I due probabilmente – prima di quella sera – non si conoscevano nemmeno. Uno residente in periferia di Torino, l’altro in quella di Milano. “Bravi ragazzi. Umili lavoratori”, parla di loro di pensava di conoscerli.
Le immagini registrate da una telecamera di sicurezza immortala i due giovani fiondarsi sulla 19enne abusata da un nutrito gruppo. L’egiziano e il marocchino sono stati portati in carcere e dovranno rispondere delle accuse di violenza sessuale di gruppo, lesioni aggravate e rapina.
Abdallah
sarebbe il primo ad aver dato il via alla vergognosa violenza. Le immagini, infatti, parlano chiaro. Segue la ragazza, le impedisce di scappare. Poi, le mette il braccio attorno alle spalle. L’inizio della fine.
Mahmoud in piazza ci era arrivato con un paio di amici connazionali. Video e testimonianze lo inchiodano: avrebbe partecipato a un altro caso di abusi, mezz’ora prima. La dinamica è la stessa. Visto il rifiuto iniziale delle vittime, partono abusi e violenza. Davanti agli inquirenti, il giovane ha negato ogni coinvolgimento. Il padre parla di lui come “un bravo ragazzo che non farebbe male a nessuno. Quello che è successo ha poco a che vedere con mio figlio. Chiarirà tutto, ne sono sicuro”.