Svizzera, 26 ottobre 2021

Fotografava le carte di credito dei suoi clienti per fare acquisti online, condannata donna delle pulizie

Una donna delle pulizie è stata condannata per aver fotografato le carte di credito dei suoi clienti, carte che poi usava per fare acquisti online. Come si legge in una sentenza emessa dal tribunale distrettuale di Winterthur (ZH) la donna, che lavorava in un ufficio, approffitava dell'assenza dei suoi clienti per frugare tra le loro cose e fotografare le loro carte di credito. Ha poi fatto acquisti online per un valore di oltre 10'000 franchi. Tra luglio 2019 e aprile 2020, ha comprato vestiti, prodotti di bellezza e pillole dimagranti.

L'accusata, una 34enne kosovara che vive in Svizzera da quando aveva 12 anni, doveva comparire in tribunale martedì scorso non solo per il furto delle carte di credito ma anche per frode alle assicurazioni sociali. In precedenza aveva ricevuto circa 20'000 franchi di indennità di disoccupazione quando in realtà lavorava per due aziende. Il pubblico ministero
ha chiesto nove mesi di prigione, una multa di 300 franchi e la sua espulsione dalla Svizzera per cinque anni.

Durante il processo la 34enne ha confessato i fatti. "Non so davvero perché l'ho fatto. Non l'ho fatto apposta. Mi dispiace". Ha anche promesso che avrebbe fatto di tutto per rimborsare le parti lese. L'avvocato della difesa ha chiesto una pena pecuniaria per il suo cliente.

Alla fine, i giudici l'hanno condannata a pagare 210 aliquote giornaliere a 60 franchi e a una multa di di 500 franchi. Dovrà inoltre pagare le spese processuali di 3000 franchi. Tuttavia, non sarà espulsa dalla Svizzera. I giudici sono stati comunque chiari: "Questa è la tua ultima possibilità. La prossima volta, avere dei rimorsi non ti basterà per farla franca". La sentenza non è tuttavia definitiva e le parti possono ancora presentare ricorso.

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