Sport, 25 ottobre 2021
Lugano e… la dura legge del gol
I bianconeri ieri a Basilea sono incappati nella seconda sconfitta consecutiva, nonostante una prestazione vera, buona e intensa
BASILEA – “È la dura legge del gol, fai un gran bel gioco però, se non hai difesa gli altri segnano e poi vincono”. Recitava così una famosissima canzone degli “883”, “La dura legge del gol” appunto, e prendendo questi versi, potremmo utilizzarli per fotografare la sfida giocata e persa ieri dal Lugano a Basilea. Privi anche di Osigwe – infortunatosi durante il riscaldamento – e rimpiazzato da Saipi, i bianconeri hanno disputato un match vero, intenso, nettamente migliore di quello di settimana scorsa a Zurigo (dove il Lugano praticamente non è mai sceso in campo), ma alla fine hanno dovuto soccombere, incassando la seconda sconfitta consecutiva, la seconda sotto la guida di Mattia Croci-Torti.
Certo, andare a Basilea e tornare a casa senza neanche un piccolo gruzzoletto è

anche una cosa che si può accettare, ma un po’ di rammarico resta comunque, tenendo conto che la buona sorte non ha certo arriso a Bottani nei primi minuti, mentre ha dato una grande mano a Frei, lesto a ribattere in rete una parata imprecisa di Saipi. Se a tutto questo aggiungiamo l’ottimo assist di Kasami per il classico 2-0 di Cabral e le buone occasioni non concretizzate da Sabbatini e Celar… ecco che la “frittata” è bella che completa.
Peccato, ripetiamo, perché anche nella ripresa – fatta eccezione per l’ottimo rigore, generoso, parato da Saipi a Kasami – la truppa sottocenerina non ha sfigurato ma neanche gli ingressi di Amoura, Lavanchy e Facchinetti sono riusciti a riportare sulla giusta via una sfida nata complicata e diventata difficilissima in corso d’opera.