Svizzera, 04 settembre 2021
Avvocato tratta i poliziotti di "cow-boy" durante un processo, il TF conferma la condanna
Durante un'udienza nell'aprile 2019, un avvocato vallesano ha perso le staffe trattando gli inquirenti che si sono occupati del suo caso di "cow-boy" che "non hanno capito niente". L'uomo se l'era presa anche con l'avvocato della parte avversaria, chiamandolo "pagliaccio", "burattino" e "figlio di papà".
Denunciato dal comandante della polizia vallesana e dal procuratore pubblico del cantone alla camera di vigilanza degli avvocati vallesani, l'avvocato è stato multato per 3'000 franchi per aver violato l'obbligo di assistenza presente nell'articolo 12a della legge sugli avvocati.
Ritenendo di essere stato vittima di una decisione arbitraria, l'avvocato
ha quindi portato il caso al Tribunale Federale (TF), chiedendo che la sua sanzione fosse commiata in un ammoninemento.
Ma i giudici di Losanna hanno respinto il suo ricorso ordinandogli, oltre al pagamento della multa, di pagare le spese legali, fissate a 2000 franchi.
Come riferisce il portale "20 minutes", non è la prima volta che Mon Repos ha dovuto pronunciarsi su una sanzione contro questo avvocato. Nel giugno 2020, il Tribunale federale ha anche confermato una multa di 1000 franchi inflitta all'avvocato per aver violato le norme sulla censura della corrispondenza dei detenuti, per aver abusato o minacciato di abusare dei mezzi legali e per aver criticato una perizia in termini inutilmente vessatori.