Sport, 12 agosto 2021
Renzetti ricorda Borradori: “Lui era LA politica. Una persona enorme”
Il presidente del Lugano ha voluto dire la sua in merito alla dipartita del sindaco di Lugano
LUGANO – È un altro giorno triste per Lugano e per tutto il Ticino: la scomparsa di Marco Borradori ha toccato tutti e difficilmente questo senso di magone ci abbandonerà tanto rapidamente e facilmente. Per ricordare la figura e l’umanità del Sindaco di Lugano, abbiamo interpellato Angelo Renzetti, presidente di quell’FC Lugano che tanto stava a cuore a Marco Borradori.
“Dopo i bollettini medici usciti martedì e dopo la conferenza di mercoledì posso dire che eravamo tutti pronti al peggio. Ormai era questione di ore e sono davvero triste. Devo anche dire che questo tragico avvenimento mi ha fatto riflettere, mi ha fatto soffermare e pensare molto, oltre ovviamente all’enorme dispiacere per quella che era una persona enorme”.
Renzetti, però, non si è fermato qui: “Lui era LA politica in se per se, era amico di tutti, ma non lo faceva di facciata. Parlava con tutti, ascoltava tutti perché
era interessato a tutti e pronto a poter aiutare tutti. Sono molto preoccupato, non lo nascondo, di ciò che potrà avvenire. Lui riusciva ad ammantare tutto, ora invece le cose potrebbero prendere una brutta piega. Non sono io a dover dire chi era Marco Borradori, i fatti e i numeri parlano: ad ogni elezione, ad ogni votazione ha sempre vinto”.
Per concludere, non potevamo chiedere ad Angelo Renzetti, una riflessione in merito alla cessione del club. “Anche Novoselskiy ha acconsentito e posso dire di essere sollevato e felice da questo punto di vista. Dopo 11 anni non potevo uscire in un modo migliore. Lascio la società in mano a un miliardario che potrà muoversi molto bene anche grazie alla gestione svizzera. Insomma, a Lugano ci si potrà divertirsi. Portare il Lugano in Champions? Nel calcio è tutto possibile, ma se non lo facciamo adesso, non lo facciamo più. Sempre avendo a disposizione uno stadio degno di questo nome…”.