Sport, 28 giugno 2021
Rossocrociati, stroncate la protervia dei francesi!
Oggi a Bucarest la Svizzera affronta i campioni del mondo
BUCAREST - La Svizzera indossa il saio dell’umiltà e indossa l’elmetto per andare in trincea. Davanti a sè, come un gigante che avanza inesorabilmente, ecco la Francia dei campioni del mondo. Con il condottiero Didier Deschamps, vincitore da giocatore e tecnico della Coppa FIFA (il Mondiale), il solo con Kaiser Beckenbauer e Mario Zagallo ad esserci riuscito; con il fenomeno Kylian Mbappé, paragonato addirittura a Pelè, e con un gruppo di giocatori di talento, che contempla Kantè, Pogba, Griezmann, Varane e Benzema. Uno squadrone, insomma, che gli addetti ai lavori vedono già alzare la Coppa a Londra il prossimo 11 luglio. Tutt’attorno, tanta arroganza e protervia, tipica dei transalpini, narcisisti, sciovinisti e presuntuosi. In perfetto stile napoleonico, che ben si addice ad una nazionale che vedremmo volentieri fuori da questo Europeo.
Alla Svizzera, alla piccola Svizzera dei “casi” e delle polemiche, l’ingrato compito di fermarla e di farla arrossire dallavergogna. Alla Svizzera dei capelli tinti, delle brutte facce dopo un golsegnato, e delle mani sul cuore durante l’inno (Shaqiri), si chiede l’impossibile e forse di più. Si chiede di far fuori il meglio che la piazza calcistica offre. Come? Giocando, appunto, con il saio dell’umiltà e l’elmetto: perché soltanto con unaprova solida, difensivamenteimpeccabile e tanta sofferenza si potrà sperare di venirne a capo. Facendo, magari, come l’ Ungheria, che per lunghi tratti ha messo in ambasce

la Francia. Ricorrendo, anche, ad un calcio primitivo, catenacciaro e difensivo.
Perché per battere i galletti bisognerà ricorrere anche all’arte meno nobile. Pensare di giocarsela alla pari, pensare di dominare il gioco, è autentico suicidio. La lezione impartitaci dall’Italia avrà fatto riflettere chi di dovere? Ce lo auguriamo con tutto il cuore.
Intanto c’è chi non dorme la notte. Trattasi del difensore esterno rossocrociato Silvan Widmer, diventato titolare dopo la sfortunata esibizione di Mbabu contro l’Italia (anche per colpe non sue). L’ex difensore dell’Udinese ora al Basilea, sarà verosimilmente il marcatore di Mbappé: “Affrontare il francese sarebbe un sogno. Per me si tratta della partita più importante della vita se dovessi partire dal primo minuto. Non l’ho mai incontrato ma l’ho visto parecchie volte in televisione durante le sfide di Champions League. Si impara sempre qualcosa, e alla fine si conoscono tutti i segreti. Non sono impaurito dall’eventualità di incrociarlo. Ho già giocato contro altre nazionali forti come Germania e Spagna, quindi niente paura. Anche se la notte fatico a dormire”. E allora lasciamoci stupire. Pensando che nel calcio non c’è nulla di impossibile. La storia del resto ci insegna che sognarenon costa niente. Contro l’Argentina di Messi finimmo fuori dai Mondiali 2014 per un…palo. Chissà che stavolta le cose non vadano meglio.