Ticino, 25 giugno 2021
"In Ticino ha fatto solo pasticci": condannata ed espulsa un'imprenditrice italiana
“In Ticino è venuta solo a commettere reati e a fare pasticci”. Così si è espresso – secondo quanto riporta La Regione - il procuratore pubblico Daniele Galliano nei confronti di una 49enne imprenditrice napoletana che avrebbe dovuto comparire a processo ieri a Lugano.
Anche ieri però, dopo già un precedente rinvio del processo, la donna non si è presentata in aula. Il processo si è quindi svolto in sua assenza.
La donna era accusata di aver fatto carte false per trasferire la sua società dall’Italia alla Svizzera, più precisamente
a Lugano, commettendo una lunga serie di reati patrimoniali e societari.
La difesa della donna, rappresentata dall’avvocato Melissa Bernasconi, ha tentato di giustificarla.
“In Ticino non ha mai ricevuto assistenza per trasferire la sua società dall’Italia alla Svizzera” ha detto la legale, sempre secondo quanto riporta La Regione.
Il giudice Amos Pagnamenta ha però seguito in buona parte la tesi dell’accusa, condannando l’imprenditrice italiana a 12 mesi sospesi con la condizionale e all’espulsione dalla Svizzera per 5 anni.