LUGANO - Inutile girarci in giro: questo Lugano ha perso smalto e sicurezza. E pure la verve dei suoi giocatori migliori, ad immagine degli irriconoscibili Heed e Boedker. La sua entrata in materia in questi playoff è sin qui stata incerta e confusa e non è bastato un costante possesso del disco ed una superiorità al tiro per mettere sotto il “piccolo grande” Rappi che con pieno merito ieri sera ha vinto all’overtime gara-3 ed ha messo i bianconeri in una situazione complicata.
Non compromessa, per carità, ma se questo è il Lugano che avrebbe dovuto essere la mina vagante dei playoff, beh, allora
cominciamo a preoccuparci seriamente. Sì, perché la squadra di Pelletier non riesce più a nascondere la sua fragilità mentale, la pochezza tecnica di alcuni elementi ed un coaching non convincente (anche ieri il tecnico ha insistito sugli stessi blocchi senza mai cambiare in corsa).
Ma sarebbe davvero ingiusto dimenticare gli enormi meriti dei Lakers che hanno sfoggiato una prestazione solida e concreta, il tutto condita con la super prestazione del portiere Nyffeler, davvero strepitoso. La partita è stata decisa da un tiro di Forrer al 77’ quando il secondo tempo supplementare sembrava inevitabile.
Bravo Rappi! Niente da dire.