Svizzera, 10 marzo 2021

Carlos vuole un risarcimento di 40mila franchi: "Violati i miei diritti umani"

Il delinquente noto come Carlos ha chiesto un risarcimento di 40'000 franchi a causa di “condizioni di detenzione disumane e in violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.

A darne notizia sono oggi i media svizzero-tedeschi, spiegando che la causa sarà trattata giovedì al Tribunale distrettuale di Zurigo.

L’accusa di Carlos - il plurirecidivo delinquente di origini brasiliane che da anni fa discutere per i suoi esorbitanti costi di detenzione – riguarda il periodo tra l’ottobre 2016 e il gennaio 2017, quando si trovava nel carcere di Pfäffikon.

Dopo che aveva distrutto e allagato la sua cella nonché insultato e aggredito alcune guardie carcerarie, Carlos era stato
obbligato a dormire per terra senza materasso. Inoltre per diversi giorni non aveva potuto né docciarsi né lavare i denti. Un successivo rapporto avrebbe stabilito che in quel periodo sarebbero stati violati i suoi diritti umani. Da quel rapporto parte la richiesta di Carlos di essere risarcito.

Carlos, il cui vero nome è Brian, aveva fatto parlare di sé l’ultima volta in dicembre, quando aveva distrutto una cella considerata indistruttibile, la cui costruzione era costata 1,85 milioni di franchi. 

Attualmente il 25enne si trova in carcere per scontare una condanna a 4 anni e 9 mesi di detenzione, per una lunga serie di reati violenti. In carcere gli sono già state attribuite una trentina di aggressioni.

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