Svizzera, 01 marzo 2021
Corriere ruba 115 pacchi: "Non sapevo dove consegnarli"
Un 44enne kosovaro senza permesso di soggiorno in Svizzera è comparso in aula venerdì a Pfäffikon con l’accusa di aver rubato 115 pacchi che avrebbe dovuto recapitare ai rispettivi destinatari. “Ho agito per frustrazione e per rabbia - ha spiegato l’imputato, secondo quanto riferisce 20 Minuten -. Ho tenuto quei pacchi perché non trovavo gli indirizzi dove consegnarli”.
Vestiti, occhiali, gioielli… l’uomo si è portato a casa beni per un valore complessivo di circa 44'000 franchi, nel periodo tra gennaio e luglio 2020, quando è stato scoperto.
Impiegato come corriere per un servizio di consegna privato che opera per conto della Posta, il 44enne ha detto di non aver voluto rubare quei 115 pacchi ma di averli portati a casa perché non sapeva cosa altro farne. Ha inoltre giustificato le mancate consegne con la sua scarsa conoscenza della periferia di Zurigo.
In effetti l’uomo – spiega 20 Minuten - non aveva mai lavorato come
corriere in precedenza e non aveva mai nemmeno lavorato a Zurigo. Giunto in Svizzera illegalmente nel 2009, aveva svolto diverse professioni manuali come l’operaio o il pittore, nella zona di Ginevra.
Nei suoi undici anni in Svizzera non aveva però mai né chiesto né ottenuto un permesso di soggiorno, per cui era sempre rimasto nel nostro paese come clandestino. Il suo avvocato ha spiegato che, pagando i contributi AVS e la cassa malati, il cittadino kosovaro pensava di essere in regola.
La procura ha chiesto una pena di 12 mesi sospesi e 7 anni di espulsione della Svizzera. “Avrei accettato una pena più lunga – ha detto l’imputato -, mi sento colpevole”.
I giudici non hanno però emesso alcuna sentenza. A causa di alcune mancanze nell’inchiesta hanno invece rimandato l’atto d’accusa al ministero pubblico, che dovrà redigerne uno nuovo. Il processo vero e proprio sarà quindi celebrato in un secondo tempo.