Mondo, 14 gennaio 2021
Renzi lascia il governo italiano, Conte si ritrova senza maggioranza
Il governo del primo ministro Giuseppe Conte si ritrova senza maggioranza in parlamento dopo la decisione di Matteo Renzi di mercoledì di ritirare il suo partito dalla coalizione al potere, dopo settimane di critiche e minacce incrociate.
Renzi ha annunciato in conferenza stampa le dimissioni dei due ministri del suo partito Italia Viva: Teresa Bellanova (Agricoltura) ed Elena Bonetti (Famiglia). Senza i 18 senatori di Italia Viva, il governo guidato da Giuseppe Conte perde quindi la maggioranza nella camera alta, ma la mantiene nella camera dei deputati.
Il leader di Italia Viva incolpa Giuseppe Conte per la sua gestione "solitaria" della pandemia e per il suo piano di spendere gli oltre 200 miliardi di euro che l'Unione Europea sta per concedere all'Italia nell'ambito del suo mega piano di ripresa.
"Non permetteremo a nessuno di avere pieni poteri (...) Chiediamo il rispetto delle regole democratiche", ha detto Renzi. "Non abbiamo pregiudizi sui nomi e sulle formule", ha aggiunto, sembrando aperti a un possibile nuovo governo guidato da Giuseppe Conte.
Allo stesso tempo, ha escluso qualsiasi sostegno all'opposizione di destra, compresa la Lega di Matteo Salvini: "Non daremo mai vita a un governo con le forze della destra sovranista contro cui abbiamo combattuto".
In un consiglio dei ministri riunitosi
mercoledì sera, Giuseppe Conte "ha deplorato i gravi danni che una crisi di governo provoca al nostro Paese nel bel mezzo di una pandemia". "Queste dimissioni mi sono state comunicate via e-mail e le ho accettate", ha detto il primo ministro, i cui commenti sono stati riportati da diversi media.
I due pesi massimi della coalizione, il Movimento 5 stelle e il Partito democratico hanno assicurato il loro sostegno a Conte. "In un momento in cui il Paese sta affrontando una crisi sanitaria, Renzi ritira i suoi ministri. Credo che nessuno capisca questa scelta", ha detto il leader del M5S Vito Crimi, mentre il vice segretario del PD Andrea Orlando ha deplorato "un grave errore".
Per quanto riguarda i partiti all'opposizione, hanno chiesto in un comunicato congiunto che Conte "si dimetta immediatamente o si presenti in Parlamento per un voto di fiducia". "Se gli viene negata la fiducia (...) dovranno essere indette delle elezioni".
Di fronte a questa crisi, Conte potrebbe chiedere un voto di fiducia in parlamento, sperando di ottenere voti sufficienti nell'opposizione per compensare la partenza del partito di Renzi, anche se questa opzione rimane improbabile, in quanto il capo del governo ritiene di aver bisogno di una maggioranza "solida" senza cercare "una voce qui e una voce là".