LUGANO – Alla fine ci pensa sempre e ancora Tim Heed. Così come era successo a Bienne, nella partita che aveva sancito il ritorno alle competizioni del Lugano dopo la quarantena di squadra, ancora una volta è toccato al roccioso e tecnico difensore mettere la firma sulla terza vittoria stagionale dei bianconeri nei derby di regular season. (3-2 all’overtime)
Un derby vero, un derby quasi da playoff, giocato con le unghie e con i denti da entrambe le compagini, alla faccia della stanchezza, della mancanza di condizione fisica e del Covid. Certo, il Lugano ha dovuto anche soffrire un Ambrì non solo partito meglio, ma anche capace di rimontare due volte il vantaggio dei sottocenerini: a Wolf – alla seconda rete in campionato proprio contro l’Ambrì – ha risposto l’autorete di Heed, che ancora una volta come a Zugo ha deviato un appoggio dalla blu (sfortunatamente) alle spalle di Schlegel, a mettere una pezza al solito polsino di Fazzini ci ha pensato Zwerger.
Per il Lugano questi sono 2 punti davvero importanti e pesanti, non tanto e solo per la classifica, che resta sempre illegibile e complicata da decifrare, ma soprattutto per il morale: