Mondo, 24 agosto 2020

"Via tutti i migranti in 24 ore", è scontro tra Sicilia e governo italiano

Continuano a far discutere in Italia i numerosi sbarchi avvenuti nelle ultime settimane, sbarchi che stanno creando non poche difficoltà alle autorità. La situazione è particolarmente difficile in Sicilia, con il governatore della Regione Nello Musumeci che accusa il governo di inefficienza e di aver abbandonato l'isola nella gestione del problema. Per questo Musumeci ha ordinato la chiusura dei centri di accoglienza di tutta la Regione e ha chiesto al governo il trasferimento di tutti gli ospiti in altre strutture del territorio nazionale entro la mezzanotte di lunedì.

"Entro le 24 del 24 agosto, tutti i migranti presenti negli hotspot e in ogni centro i accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti e/o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della Regione Siciliana, non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell'Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio" è stata la richiesta del governatore siciliano, che arriva dopo settimane di continui sbarchi alle coste siciliane. L'ultimo, come riporta Il Giornale, proprio questa mattina quando un barchino è sbarcato davanti agli occhi stupiti dei turisti.

La richiesta di Musumeci rimarrà probabilmente lettera morta, oltre che per le difficoltà logistiche di spostare tutti i migranti in un lasso di tempo così breve anche per l'opposizione dello stesso governo secondo cui l'ordinanza del governatore della Sicilia "non ha alcun valore". Come riporta Repubblica, il
governo italiano ha risposto che "l'ordinanza non ha alcun valore. La posizione del Governo è che la materia è di competenza statale".

Posizione a cui è arrivata prontamente la replica del governatore Musumeci: "Tutti conoscono il mio rispetto per le istituzioni. Ma pretendo lo stesso rispetto per la mia gente. Da Roma non abbiamo avuto altro che silenzi: sullo “stato di emergenza” richiesto per Lampedusa due mesi fa, sui protocolli sanitari da applicare, sulle tendopoli da scongiurare, sui rimpatri che dovevano iniziare il 10 agosto e di cui non si parla più, sul ponte aereo per i negativi. Nulla. Solo silenzio. Il governo centrale è arrivato impreparato e non si è posto alcun problema sulla gestione di un numero enorme di sbarchi durante la pandemia. E adesso il problema è diventato la mia ordinanza? Il ministro dice che è nulla? Quindi la responsabilità è loro. Bene, sono usciti allo scoperto! Ma io, a differenza di quelli che parlano e straparlano da casa, sono entrato nell’hotspot di Lampedusa. E so bene che quelle strutture non sono adeguate sotto il profilo sanitario. Sono un rischio costante per i migranti e per chi ci lavora. Piuttosto che prendersela con me o con i siciliani, provino a fare sentire la loro voce in Europa e si diano un piano serio per tutelare gli italiani. Facciano qualcosa... o meglio facciano quello che non hanno ancora fatto! Noi andremo avanti". Mentre il braccio di ferro continua, la situazione sulle coste italiane si fa sempre più incadescente.

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