Ticino, 24 giugno 2020

Via libera ai ristorni da parte del Governo

Il Consiglio di Stato ha autorizzato il versamento integrale all’Italia della quota di imposte alla fonte sul reddito 2019 dei lavoratori frontalieri, secondo l’accordo italo-svizzero del 1974. La trattenuta effettuata nel 2019 relativa al Comune di Campione d’Italia è mantenuta in attesa di risolvere il tema degli scoperti ancora attivi con l’enclave.

Durante la seduta odierna il Consiglio di Stato ha deciso di procedere al versamento integrale dei “ristorni” a beneficio dei Comuni italiani di confine. L’importo riconosciuto a titolo di ristorno delle imposte alla fonte 2019 sul reddito dei lavoratori frontalieri, secondo l’accordo italo svizzero del 1974 e tuttora in vigore, è di CHF 89'977'207.99. 

Tuttavia, ritenuto che la situazione debitoria del Comune di Campione d’Italia nei confronti di vari enti pubblici e semi pubblici del Canton Ticino non è ad oggi risolta, il Consiglio di Stato ha deciso di mantenere la trattenuta decretata nel 2019 e relativa all’imposizione fiscale 2018. Il saldo di CHF 3’822’520.32 sarà versato una volta che gli enti in questione avranno ricevuto dalle Autorità italiane competenti l’integralità
della somma a loro dovuta. 

Malgrado l’ingiustificato perdurare della situazione di stallo venutasi a creare dopo la parafatura del nuovo Accordo sull’imposizione dei frontalieri del 22 dicembre 2015, il Consiglio di Stato ha deciso di versare l’intero montante dei ristorni relativi al 2019 per favorire una pronta risoluzione dell’annosa questione. Lo ha fatto tenendo in considerazione la lettera congiunta firmata dal Cantone e dalla Regione Lombardia il 30 aprile 2020 all’attenzione dei Ministri delle finanze di Svizzera e Italia, nonché della lettera trasmessa dal Consigliere federale Ueli Maurer al Governo cantonale il 19 giugno scorso, nella quale evoca la volontà di ambo le parti di riattivare i contatti - interrotti a causa della pandemia - così da poter giungere finalmente alla conclusione del nuovo accordo. 

Inoltre, in attesa della versione definitiva del parere giuridico dell’Università di Lucerna, il Consiglio di Stato scriverà a breve al Consiglio federale per richiedere uno scadenzario per la ratifica parlamentare dell’accordo da parte dei due Paesi, chiedendo che la firma da parte dei rispettivi Governi possa avvenire al più tardi entro la fine del corrente anno.

Guarda anche 

Piccaluga a Matrioska: «Le iniziative vanno applicate dal 1° gennaio 2026»

TICINO - Nell’ultima puntata di Matrioska su TeleTicino, il coordinatore della Lega, Daniele Piccaluga, ha ribadito una posizione netta sull’applicazione d...
22.11.2025
Ticino

Basta ai sussidi agli stranieri? Pareggio in aula, rimandato di un mese il voto sulla mozione Mazzoleni

TICINO - Il Gran Consiglio ha raggiunto (in maniera rocambolesca) un clamoro pareggio sulla mozione Mazzoleni. Con la mozione il gruppo LEGA chiede al Governo uno stud...
20.11.2025
Ticino

Balli incalza il Governo: “Chiarezza sulla Croce Rossa di Lugano”

TICINO - L’interrogazione depositata da Omar Balli nasce dalle rivelazioni pubblicate dal Mattino, dove – citando gli “uccellini” – si pa...
19.11.2025
Ticino

Mazzoleni vince la battaglia: corretta la disparità salariale tra i pretori

TICINO - La serata di lunedì in Gran Consiglio ha segnato un passaggio importante per la giustizia ticinese: l’iniziativa parlamentare di Alessandro Mazzo...
23.11.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto