*Dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri
Vogliamo sapere quanti delinquenti pericolosi, magari a rischio di recidiva, siamo costretti a tenerci in casa e - ça va sans dire - a mantenere! Atto parlamentare a Berna in arrivo! La pandemia sta avendo effetti deleteri per tutti o quasi. Tra le eccezioni, i furbetti del quartierino - magari dell’italico quartierino - che si stanno facendo gli zebedej di platino con gli aiuti finanziati dal contribuente. In particolare con i prestiti a tasso zero garantiti dalla Confederella che - proprio a seguito della garanzia federale - le banche stanno elargendo “ in scioltezza”: forse troppa.
Ma lo stramaledetto virus cinese (sottolineiamo: cinese, giusto per non dimenticare chi ha impestato il mondo) sta ulteriormente azzoppando anche le espulsioni dalla Svizzera di clandestini e di delinquenti stranieri.
Da un lato infatti il Belpaese rifiuta, causa coronavirus, di riprendere dalla Svizzera i finti rifugiati che gli spetterebbero in base agli accordi di Dublino. Intanto però in Sicilia i barconi attraccano lo stesso. Magari con a bordo migranti contagiati (è ovvio che durante il viaggio non vengono osservate le distanze sociali): ecco come si creano i nuovi focolai covid! In seguito, dall’Italia i clandestini raggiungono il Ticino.
Carceri amministrative svuotate
Non solo niente rinvii-Dublino per colpa della pandemia: anche le espulsioni di delinquenti stranieri risultano azzoppate.
Nei giorni scorsi il quotidiano “20 minutes” ha descritto la situazione in Romandia. Gli stabilimenti di detenzione per i delinquenti stranieri in attesa di espulsione che provenivano dalle carceri di Vaud, Neuchâtel e Ginevra sono stati svuotati, e gli occupanti rimessi in libertà. Questo perché la pandemia ha provocato la cancellazione dei voli tra la Svizzera ed i paesi d’origine dei criminali stranieri. Sicché i soliti legulei del triciclo incadregati nei tribunali hanno deciso di annullare la carcerazione amministrativa dei galeotti da espellere, e ciò a causa dell’asserita impossibilità di rimandarli al natìo paesello!
La stessa cosa è accaduta nel Canton Berna, dove 14 detenuti in attesa di espulsione sono stati rimessi a piede libero.
Atto parlamentare in