Sport, 14 novembre 2019
Asprilla da paura: “Un narcos mi ha chiesto l’autorizzazione per uccidere Chilavert”
L’episodio risale al 1997 quando l’attaccante ebbe uno screzio in campo col portiere del Paraguay
MEDELLIN (Colombia) – Non ha avuto certo una vita noiosa Faustino Asprilla, storico attaccante della Colombia degli anni ’90 che ha vestito anche la maglia del Parma in Serie A.
L’ultimo dei tanti episodi particolari della sua vita è emerso all’interno del documentario “Faustino il Grande”, trasmesso da Telepacifico. Dopo uno screzio avuto in campo con l’allora portiere del Paraguay Chilavert – proprio il portiere goleador, dedito a calciare i rigori e le punizioni – durante una partita di qualificazione del 1997 per i Mondiali francesi,

Asprilla venne contattato da un sicario.
Asprilla e Chilavert in quell’occasione vennero espulsi nel finale di gara. In tanti si arrabbiarono e qualcuno ebbe la idea folle di ammazzare il portiere. L’idea venne al trafficante noto con lo pseudonimo di Julio Fierro, che lo raggiunse in albergo e non girò intorno al motivo dell’incontro: “Abbiamo bisogno della tua autorizzazione per uccidere Chilavert”.
Asprilla, ha raccontato, salvò la vita al suo avversario in modo schietto: “Sei pazzo, nel calcio ciò che accade in campo resta in campo”.