Ticino, 16 ottobre 2019
Aeroporto, "l'ente pubblico deve battersi per i voli di linea. Non per la loro rottamazione"
*Dal Mattino della domenica
Visto che la situazione all’aeroporto di Lugano-Agno non era già abbastanza critica, in concomitanza con la “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) del FlugZug (vedi articolo a pagina 12), ecco che la municipala P$ di Lugano (quella che partecipa alle manifestazioni non autorizzate e non pacifiche dei brozzoni dell’ex Macello) se ne esce con la pensata da premio Nobel per l’economia. Ovvero, il municipio deve commissariare l’aeroporto.
Certo, come no! Avanti con le statalizzazioni ad oltranza! Questa è solo una triste boutade da campagna elettorale (la compagna municipala è candidata al consiglio nazionale) da parte di chi ha sempre voluto la chiusura dell’aeroporto e, con simili sparate sulla pelle dei lavoratori dell’aeroporto, cerca di raggranellare consensi nell’area politica di riferimento.
E’ infatti evidente che la municipala è subito corsa
a stalkerare i giornalisti affinché dessero spazio alla sua grande pensata. Anche il Gigi di Viganello ha capito che il commissariamento dell’aerodegli porto avrebbe l’unico scopo di chiuderlo; perché, secondo la Sinistra ecoisterica, gli aerei sono brutti, cattivi ed inquinanti. Un consigliere nazionale gauche-caviar ha addirittura proposto, in sprezzo del ridicolo, di porre un limite massimo al numero dei viaggi in aereo che gli svizzerotti possono fare in un anno. Siamo al delirio!
Noi non ci stiamo. Non ci stiamo a fare già oggi il funerale all’aviazione di linea. L’ente pubblico deve battersi affinché anche i voli di linea da Lugano abbiano un futuro. Non per la loro rottamazione. Rinunciare adesso, a priori, come vogliono i Sinistrati, sarebbe irrispettoso sia dei lavoratori dell’aeroporto e delle aziende connesse, che dei soldi pubblici già spesi a questo capitolo.
*Edizione del 13 ottobre