Sport, 15 luglio 2019

“Mancata la freschezza, ma dopo 4 settimane di preparazione…”

Il capitano del Lugano ha analizzato la sconfitta subita ieri contro l’Inter: “Pensiamo a noi se vogliamo crescere a maturare. Le nuove regole? Dovremo adattarci all’avversario”

LUGANO – Ci ha pensato Mijat Maric, il veterano, il capitano, a fotografare la sfida giocata dal Lugano e persa per 2-1 contro l’Inter, valida per la Casinò Lugano Cup. Una sconfitta che, a conti fatti, ci sta anche se i bianconeri sul finale hanno avuto le occasioni anche per impattare il risultato.

“C’è ancora da lavorare, dopo 4 settimane di preparazione non eravamo freschissimi, come è giusto che fosse: l’obiettivo deve essere quello di arrivare pronti a domenica, quella è la partita che conta – ha esordito – Inoltre ci sono stati tanti innesti nuovi quest’anno, diversi arrivi e dobbiamo trovare il feeling giusto: siamo sulla buona strada”.

Non sarà un anno semplice quello che attende il Lugano: una stagione con tante partite, con tre competizioni e con diverse regole che cambiando, possono
mettere in difficoltà la difesa. “Chiaramente giocare l’Europa League sarà importante, anche per capire a che punto siamo dal punto di vista mentale, ma ci sarà tempo per pensare a quello.. ora pensiamo allo Zurigo, pensiamo a noi, perché se dobbiamo e vogliamo crescere dobbiamo pensare esattamente a noi stessi, senza farci distrarre da pensieri strani relativi all’YB o al Basilea”.

“Noi spesso costruiamo l’azione dalle retrovie, fin dal portiere… è vero che le regole sono cambiate e ora gli attaccanti possono venirci a pressare fin dentro la nostra area di rigore, ma possiamo gestire la situazione e capire come comportarci in base all’avversario. Se proprio ci tolgono la possibilità di giocare, abbiamo sempre l’opzione della palla lunga… cosa che l’anno scorso ci riusciva molto bene”, ha concluso.

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