LUGANO – A distanza di un anno dall’amichevole disputata sempre qui a Cornaredo, in occasione dei 100 anni di vita di entrambe le società, Lugano e Inter si sono ritrovate oggi pomeriggio sul manto verde dello stadio luganese per la sfida valida per la Casinò Lugano Cup. Una sfida interessante perché metteva di fronte due squadre che saranno impegnate in Europa; se per il Lugano era la quarta amichevole estiva, in vista del debutto in campionato di domenica prossima a Zurigo, la partita di oggi è stata anche l’occasione per assistere alla prima uscita stagionale della squadra nerazzurra guidata da Antonio Conte, giunta al termine della prima parte di ritiro iniziato domenica scorsa.
Nel primo tempo, chiusosi col doppio vantaggio interista firmato da Sensi (25’ con un gran bel tiro dal limite dell’area di rigore) e da Brozovic (preciso collo esterno al 45’), il Lugano – pur dovendo ovviamente pagare il possesso palla nerazzurro – ha saputo mettere in evidenza delle ottime giocate, delle belle triangolazioni, specie sull’asse Gerndt-Bottani-Rodriguez. Buona anche la prestazione di Aratore che sulla fascia ha saputo spesso puntare l’uomo e farsi trovare pronto.
Le buone notizie, inoltre, per Celestini sono arrivate anche da Baumann che si è saputo superare in più occasioni, specie su Perisic e su Gagliardini, confermando i miglioramenti mostrati sul finale dello scorso campionato. In difesa, invece, l’idea di costruire l’azione dal basso non ha portato i frutti sperati. Da segnalare anche il primo uso della VAR a Cornaredo, usato per annullare la possibile rete di De Vrij, pescato però in fuorigioco.
A inizio secondo tempo, con i ritmi calati e prima degli 8 cambi simultanei decisi da Conte che hanno cambiato completamente il volto dell’Inter, la buona