Ticino, 02 luglio 2019
Quadri: "Lugano non si fa ricattare dai sedicenti autogestiti"
*Dal Mattino della domenica. Di Lorenzo Quadri
Uhhh, che paguiiùraaa! I sedicenti autogestiti, in futuro - purtroppo mancano ancora anni - dovranno finalmente sloggiare dall’ex Macello. La struttura, occupata abusivamente, va restituita ai legittimi proprietari, ovvero ai cittadini luganesi. Il Municipio ha presentato, ed il Consiglio comunale ha approvato, il Messaggio per la riqualifica del sedime, che comporta investimenti per oltre 26 milioni di Fr. Ed è evidente che non si spendono 26 milioni per avere ancora gli autogestiti tra i piedi. Come detto più volte, se costoro vogliono una sede, se la andranno a cercare sul mercato immobiliare e pagheranno un affitto, come tutti i comuni mortali. E soprattutto, non sta scritto da nessuna parte che i molinari debbano restare a Lugano. Gli autogestiti però non ci stanno, e fanno la voce grossa. E quindi annunciano, con i consueti toni farneticanti (frutto del consumo di qualche sostanza?) che il 14 di settembre okkuperanno la città di Lugano, anzi “se la riprenderanno”. E giù il solito pistolotto su “padroni, razzisti, sessisti, imprenditori della paura”, e via andando!
“Riprendersi”?
Ohibò, ma questi molinari chi si credono di essere? Prima di tutto non si “riprendono” un bel niente, perché la città non è mai stata “loro” né mai lo sarà (e tra l’altro: quanti dei sedicenti autogestiti risiedono in realtà nel Belpaese?). Sono i cittadini di Lugano che si riprenderanno l’ex macello occupato abusivamente da quasi due decenni. Ci pare inoltre di ricordare che ad inizio anni Novanta, quando la Lega manifestò a Melide per difendere i diritti dei cittadini ticinesi - mentre i Molinari manifestano, o minacciano di farlo, perché pretendono di farsi i propri comodi in spazi pubblici alla
faccia delle regole che valgono per tutti gli altri - arrivarono da Zurigo le teste di cuoio in tenuta antisommossa. Qualcuno si prese anche un sacco di botte. E quindi, se il 14 settembre dovessero esserci disordini... Oppure contro i leghisti ci si mobilita in assetto di guerra, mentre con i Sinistrati si usa il guanto di velluto?
Hanno fatto male i conti
Comunque, se questi sedicenti autogestiti immaginano che la popolazione di Lugano solidarizzerà con loro, forse hanno fatto male i conti. Perché la stragrande maggioranza dei luganesi ne ha piene le scuffie di questi abusivi che possono occupare gratis spazi pubblici ed impiparsene delle regole che valgono per tutti. Fanno eccezione i Sinistrati che, come noto, difendono i privilegi dei molinari. Ma come: il motto della sezione P$ di Lugano non era un sentenzioso “Per tutti, senza privilegi”? Invece i privilegi degli amici dello CSOA che strillano al razzismo e si riempiono la bocca con le frontiere spalancate vanno bene? Ah già, ma sono “dei loro”...
Attendiamo le cifre
Si attende sempre di sapere quanto sono costati al solito sfigato contribuente luganese 17 anni di autogestione. Compresi i dispositivi di sicurezza per manifestazioni non autorizzate organizzate dai molinari tanto per rompere i santissimi, gli innumerevoli interventi di polizia all’ex macello, la riparazione dei vandalismi commessi dai signori dello CSOA, eccetera. Questi sedicenti autogestiti si sciacquano la bocca con concetti quali democrazia, tolleranza, partecipazione; poi fanno proprio il contrario e pretendono di imporsi con minacce e ricatti, e insultano tutti quelli che non ci stanno a piegarsi alla loro cafonaggine ed intolleranza. Ma fòò di ball una volta per tutte!
*Edizione del 30 giugno 2019